Imperia, la biblioteca civica chiusa per inagibilità: i libri si prestano in strada

La chiusura di una biblioteca, seppur temporanea o a causa di piccole imperfezioni strutturali, rappresenta sempre un fallimento. Il nostro fallimento nella lotta alla conservazione del sapere e alla sua diffusione. Ma l’importante è non abbandonare mai una partita in corso. È il caso dei bibliotecari di Imperia che, al di là di tutto, continuano dare il loro contributo alla diffusione della cultura, in una città che ha già subito perdite importanti sul fronte culturale.

È notizia recente, infatti, oltre ai continui tagli perpetrati in nome di una spendig review orientata sempre verso l’unico obiettivo di annientare tutte le cose considerate “inutili”, la chiusura temporanea della Biblioteca di Imperia, per via di un esposto anonimo inviato ai vigili del fuoco relativo alla mancanza del Certificato di Prevenzione Incendi nell’edificio. Dopo il teatro comunale, il centro culturale polivalente, la sede storica del liceo classico e il museo navale e villa Grock aperti a spizzichi, Imperia perde anche l’ultimo polo culturale: la biblioteca.

Su questa questione è intervenuta l’ex consigliera comunale Carla Nattero di Sinistra Italiana che su Facebook ha scritto: «Il sindaco Capacci non ha la sensibilità culturale e politica necessaria a governare una città. Questo è un mio giudizio consolidato, dopo quattro anni di governo. Stento a credere però che non riesca a capire quale ruolo fondamentale la biblioteca abbia svolto in questi anni, al di là dei suoi stessi compiti. È rimasta l’unico presidio culturale in una città del tutto depredata. Chiudere anche la biblioteca – conclude Nattero – è un ulteriore schiaffo alla città che nessun cittadino capirebbe. Se non vuole essere travolto, Capacci tiri fuori, senza cercare alibi ridicoli, le poche decine di migliaia di euro necessari a mettere la biblioteca in sicurezza e la apra al più presto».

Ma l’amministrazione ha spiegato che la temporanea chiusura è dovuta solo a lavori di riqualificazione di tutto lo stabile e di adeguamento in materia di prevenzione incendi.

Intanto, fuori da tutto questo polverone mediatico suscitato dal dibattito politico locale, i bibliotecari non mollano e davanti al portone di ingresso della biblioteca “Lagorio” hanno installato un gazebo dove i cittadini possono continuare a prendere in prestito dei libri, in modo che il servizio possa proseguire, oltre alla sua utilità civica e culturale. E ora si cerca un modo per poter svolgere anche attività collaterali al servizio bibliotecario, come incontri, presentazioni di volumi, mostre e attività di laboratorio, in sedi comunali diverse.

Redazione

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