Da Prime Air a Prime Now. Come le spedizioni dopo Amazon non saranno più le stesse…

Cassetta della posta e postino? Roba superata per Amazon. L’ultima offerta del gigante dell’e-commerce ha dell’incredibile. I pacchi verranno recapitati dal cielo attraverso dei droni, che in meno di 24 ore completeranno la spedizione previste. Fin qui nulla di nuovo, la notizia “Prime Air” e dei suoi Octocoper, i fattorini volanti che consegnano gli ordini è di circa un anno fa. La svolta sta nell’ultimo progetto targato AmazonPrime Now. Un servizio a 360° che vuole realizzare ogni esigenza del consumatore in tempi esigui. L’azienda di Jeff Bezos vuol creare un’offerta ultra rapida che permetta di spedire migliaia di prodotti di prima necessità come libri, batterie, shampoo a altro ancora, nel giro di un’ora da quando viene effettuato l’ordine. Il servizio è già entrato in fase beta nel mercato statunitense nello specifico solo per alcune zone di Manhattan, ma non è ancora possibile sapere se verrà lanciato al di fuori dei confini a stelle e strisce. La possibilità di creare un’esperienza di acquisto così efficace è la conseguenza della crescente rete dei centri di smistamento sempre più capillare nelle grandi città americane.
Il costo di spedizione sarà gratuito per gli utenti che sottoscriveranno un abbonamento a Prime, mentre per gli altri avrà un costo di 7,99 dollari e sarà fruibile dalle sei di mattina sino alla mezzanotte. L’ordine potrà essere effettuato grazie ad un’applicazione dedicata che permetterà di acquistare immediatamente anche da smartphone e sarà possibile seguire in real time la consegna del proprio pacco. Indubbiamente si tratta di una svolta rivoluzionaria nel mercato dell’e-commerce che potrebbe affossare ulteriormente i negozi fisici a causa dei tempi così ridotti.
Amazon, che da tempo sta sperimentando questo servizio, è stato seguito dall’azienda tedesca Dhl, che fa parte del gruppo Deutsche Post. L’azienda ha iniziato a usufruire dell’uso di «droni corrieri» per spedire pacchetti di medicinali in luoghi difficilmente raggiungibili e i primi risultati fanno ben sperare.
Il caldo ottimismo del colosso di Jeff Bezos è stato subito alterato dalla FAA. Secondo la Federal Aviation Administration, ovvero il regolamentatore dei trasporti aerei Statunitensi, i droni sarebbero ammessi soltanto in determinate circostanze attraverso uno speciale permesso scritto e sarebbero palesemente vietati se dedicati a “scopi commerciali”.
Amazon non starà di certo a guardare, se c’è una cosa che sanno fare bene lì a Seattle è non fermarsi mai. In un reportage realizzato dal Corriere della Sera scrive l’inviato Andrea Pasqualetto: “Mentre fuori la crisi morde Amazon va a tutto vapore. Cresce a ritmi cinesi adottando un modello industriale tipicamente americano. La sua è una strategia che conquista il cuore e lo spirito.
Il segreto del magazzino più grande del mondo risiede proprio nel suo slogan: work hard, have fun, make history“, un invito a non fermarsi mai che di certo porterà i pacchi di Amazon a svolazzare nei cieli di tutto il mondo.

Edoardo Ridolfi

Edoardo Ridolfi, nato a Gualdo Tadino (Pg) nel 1993. Diplomato al Liceo Scientifico; ha conseguito la laurea triennale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia. Attualmente sta svolgendo l’iter per prendere il tesserino da giornalista pubblicista. Collabora come giornalista e fotografo con testate cartacee e online diverse.