Il pallone e la felicità dell’infanzia

Il pallone (Le ballon), è uno dei dipinti più famosi del pittore svizzero Félix Vallotton (Losanna 1865- Parigi 1925) realizzato con tecnica di olio su cartone nel 1899. Oggi, il dipinto su carta incollata ad una tavola di legno, si trova al Musée d’Orsay a Parigi.

Il quadro è uno scorcio paesaggistico dall’impostazione fotografica, che mostra la visione di un parco pubblico dall’alto, una tipica modalità osservazione del paesaggio molto usata da pittori come Bonnard e Vuillard, esponenti del movimento dei Nabis (movimento artistico-pittorico post impressionista), al quale lo stesso Vallotton era molto vicino.

Il dipinto può essere diviso in due parti. Una tutta virata sul colore ocra (terra o sabbia che sia), dove il bambino corre incontro ad un palloncino rosso rotolante sul terreno. Il bimbo è completamente vestito di bianco con un abito dal taglio semplice, allacciato sulla schiena e lo si capisce perché i due lembi che lo caratterizzano svolazzano durante la corsa. Sul capo, il bambino indossa un cappello di paglia, dal quale sbucano i capelli colore del miele, anche essi svolazzanti e, se rivolgiamo lo sguardo alla scarpe, notiamo degli stivaletti di un colore aranciato un po’ spento.

Il piccolo si trova nella parte della tela completamente esposta alla luce e, mentre corre, è preceduto dalla sua ombra dal colore verdognolo. Il piccoletto, reso brillante dalla luce che lo colpisce sulla schiena, procede con velocità verso un pallone rosso-aranciato, ma dietro di lui (nella parte della tela alla nostra sinistra), nella zona in ombra in primo piano notiamo un’altra palla dal colore un giallo sbiadito, abbandonata a se stessa.

L’altra parte della quadro è quella che si trova nella fascia alta della superficie pittorica ed è caratterizzata dalla presenza di una grande radura verde, costruita con pennellate corpose di colore. Il verde, con zone di luce e ombra, ospita due piccole figure umane che Vallotton inserì per controbilanciare la presenza umana del bambino in movimento. Sono due figure femminili, ferme, baciate dalla luce solare e vestite con gli abiti lunghi tipici dell’epoca. Una è ammantata di azzurro e l’altra vestita di bianco, solo che le due donne, a differenza del bambino, sono piccole, perché più lontane nella percezione del punto vista prospettico, rispetto al protagonista in primo piano, che è piccolo per il semplice fatto che è un bambino.

Il dipinto del pittore svizzero Vallotton, ha una impostazione ariosa nella quale vibra la luce calda ed estiva che abbraccia tutti i soggetti presenti creando un piacevole effetto di solarità, pace, rilassamento e divertimento per tutti i protagonisti dipinti. L’artista costruisce il tutto attraverso tratti pittorici rapidi e macchie di colore che rendono ogni elemento, dalla figura umana al cespuglio, un’ entità materica che esprime dolcezza e voglia di vivere.