Sopravvissuto: dal self-publishing al kolossal di Ridley Scott

di Valeria Giuffrida, in Cinema, Film in uscita, del 30 Set 2015, 11:00

Il binomio Ridley Scott e fantascienza ha sempre dato ottimi frutti, basti pensare a Blade Runner e Alien. Il suo nuovo film, Sopravvissuto – The Martian, in uscita domani nelle sale, non raggiungerà quei livelli ma, dopo l’anteprima al Festival di Toronto ha entusiasmato la critica, che lo ha definito un film intelligente, emozionante e divertente. La trama è tutt’altro che divertente: Mark Watney, ingegnere meccanico e botanico, fa parte di una missione della NASA su Marte. In seguito a una violenta tempesta di sabbia, Mark ha un incidente e viene creduto morto. Quando si rende conto che i suoi compagni sono ripartiti e che è rimasto solo sul pianeta, inizia a pianificare una strategia per sfruttare al massimo provviste e macchinari a disposizione e sopravvivere quattro anni, fino alla missione successiva.

Un film che parte come un one-man-show di Matt Damon nei panni del protagonista, ma che quando ruota il punto di vista, per raccontare cosa succede sulla Terra, scopre un valido cast: Jessica Chastain (Interstellar), Chiwetel Ejiofor (12 Anni Schiavo), Kate Mara (I Fantastici 4), Jeff Daniels e Sean Bean. Quello che subito salta all’occhio è che Mark ha molto in comune con un altro personaggio interpretato da Damon, il Dottor Mann. L’attore ha raccontato di aver esposto i suoi dubbi a Ridley Scott: “Ho appena finito Interstellar“, ha detto, “dove facevo un tizio che resta bloccato su un pianeta. È strano, dopo un anno e mezzo di pausa, interpretare un tizio che resta bloccato su un pianeta“. Ma il regista gli ha assicurato che Sopravvissuto sarebbe stato diverso, a partire proprio dal personaggio, pragmatico e sarcastico. “Questi ragazzi hanno un senso dell’umorismo macabro“, ha detto Damon. “Ho incontrato chi per lavoro inganna la morte, ha quel tipo di umorismo. Quindi, se abbiamo fatto bene, il film dovrebbe essere divertente senza perdere di vista cosa c’è in gioco“.

Altra caratteristica della pellicola è l’accuratezza scientifica, cosa ereditata dal libro da cui è tratta, un caso editoriale che ha portato il suo autore dal self-publishing a Hollywood. Nel 2011, Andy Weir pubblica l’ebook di The Martian su Amazon a 99 centesimi, scalando rapidamente le classifiche. Tre anni dopo, la casa editrice Random House lo ripubblica in versione cartacea rendendolo un successo mondiale. In Italia è edito dalla Newton Compton con il titolo L’uomo di Marte, cambiato poi in Sopravvissuto in occasione dell’uscita del film. Intervistato da Science insieme a Ridley Scott, Weir ha detto: “Sono uno di quelli che controllano la scienza nelle storie che leggono“. Quindi ha fatto molte ricerche: “La mia fonte primaria è stata Google“. Inoltre, postando il romanzo a puntate sul suo sito, i lettori ne hanno corretto gli errori. Mentre Scott ha raccontato: “Abbiamo parlato con la NASA di habitat, veicoli, tute spaziali. Loro mandavano immagini di come speravano venisse. Se ci fosse stato qualcosa di sospetto nella sceneggiatura, non sono timidi, l’avrebbero detto“. Unica licenza, la tempesta di sabbia, che su Marte non potrebbe essere così impetuosa per via dell’atmosfera rarefatta.

Damon, invece, ha dichiarato di non aver fatto alcuna ricerca: “È recitazione, se ben fatta, il pubblico ci crederà. Un attore deve sapere cosa dice, altrimenti si vede. Ma se conosci i termini generali, non devi approfondire“. L’attore diffida di chi si vanta di aver studiato troppo la parte: “Ci vuole una vita intera per imparare, in qualsiasi mestiere. È avvilente sentir dire che quel tipo ha studiato tre mesi e ora potrebbe fare l’astronauta“.

Valeria Giuffrida

Valeria Giuffrida, nata a Catania. Ha studiato Lingue e Comunicazione. Blogger, appassionata di narrazione e mescolanza tra linguaggi comunicativi, ha frequentato diversi corsi nel settore del teatro, del cinema, della radio, della scrittura creativa. Ha collaborato per due anni con Step1 magazine, occupandosi di cultura, cronaca, interviste, video inchieste. Insieme ad un gruppo di studenti del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, ha fondato Smanews, progetto radiovisivo di informazione e satira.