Siti web obsoleti e personale scortese: una nuova ricerca mette a nudo i musei italiani

Una nuova ricerca, pubblicata di recente sul quotidiano “La Stampa”, pone i musei italiani sotto la lente di ingrandimento. Ciò che emerge è che, nonostante gli sforzi, dovuti anche un notevole incremento di visitatori, sono ancora molti gli aspetti da migliorare per poter competere con i grandi poli culturali internazionali.

Dai risultati ottenuti grazie alla startup Travel Appeal in collaborazione con il Mibact, però, emergono anche alcune note positive. Ad esempio, i musei nazionali italiani, rispetto agli anni passati, ora twittano di più e sono riusciti a creare un legame più stretto con il pubblico grazie a post su Facebook e Instagram. Tuttavia, i loro siti spesso non sono compatibili con i cellulari, sono poco intuitivi da utilizzare e l’aspetto tecnologico lascia a desiderare.

Tra i più virtuosi ci sono il Museo di Capodimonte, la Pinacoteca di Brera e il Museo Archeologico di Taranto, che guidano la classifica, grazie al punteggio ottenuto tramite un algoritmo che combina la soddisfazione dei visitatori e il comportamento del museo online.

«Ma non vogliamo ridurre tutto questo a una classifica. L’obiettivo vero è stimolare chi è in ritardo a recuperare», ha commentato Franceschini.

Ma, tra gli aspetti negativi, c’è un dato che più di tutti preoccupa e lascia sorpresi. Non riguarda Internet, bensì il personale, considerato da un gran numero di turisti “scarso e maleducato”.

Redazione

Cultora è un magazine online dedicato al mondo della cultura in generale. Uno spazio nuovo e dinamico all’interno del quale è possibile trovare notizie sempre aggiornate su libri e letteratura, musica, cinema, media e nuove tecnologie. Sono inoltre parte integrante del portale numerosi spazi dedicati a blog curati da giornalisti, addetti ai lavori, opinion leader che offrono le loro personali opinioni e esaustivi approfondimenti riguardo i temi più caldi del mondo della cultura.