Laura Marling incanta con l’album Short Movie

Facciamo un esperimento. Mettete nello stereo, o cercate su una qualsiasi piattaforma streaming, Short Movie di Laura Marling. Schiacciate o cliccate play e chiudete gli occhi. Oltre a immergervi immediatamente nelle atmosfere languide e ruvide del disco chiedetevi: quanti anni ha questa folksinger dalla voce piena, rotonda, duttile, decisa, sicura?Inimmaginabile scoprire che la risposta è 25 e che questo è il suo quinto disco. Laura è una cantautrice inglese che a soli 16 anni incise il suo primo EP e che a 18 pubblicò per la Virgin Alas, I Cannot Swim, album di debutto dall’immediato successo. Da allora non si è mai fermata, girando il mondo in tour. Mai fino a quando, l’anno scorso, ha deciso di staccare per sei mesi e di vivere “come una persona comune”, fingendo addirittura di non essere un’artista per vedere come funziona il mondo, per intrecciare relazioni con persone normali o semplicemente per stare da sola. Durante la sua peregrinazione negli Stati Uniti è passata dalla solitudine mistica del deserto californiano ammirando il Joshua Tree (citato anche nella bellissima Easy) alla caotica Los Angeles, dove ci sono “elicotteri dappertutto, come se ci si trovasse nel film Blade Runner”.

Short Movie, prodotto per la prima volta tutto da Laura, è frutto dell’osservazione e, soprattutto, dell’introspezione che ha potuto gustarsi, e a volte anche non sopportare, di questo periodo sabbatico.Il risultato è un disco che viaggia fra rock, blues, country, folk americano, passando da brani più tempestosi, come la cavalcata rock di False Hope, a ballate distensive come Easy, dalla ritmata Gurdjieff’s Daughter (che ricorda molto i Dire Straits) all’intimista Howl, dall’affascinante e cinematografica Worrior fino al folk sensuale di I Feel Your Love, dallo “spoken word” di Strange al crescendo rock-blues della title track, nella quale, sostenuta anche dal violoncello di Ruth De Turberville, Laura si interroga e si risponde: “Chi ti credi di essere?Solo una ragazza che sa suonare la chitarra”.

Naturalmente la Marling non è solo questo, ma è un’artista completa e appassionata, che con Short Movie coinvolge l’ascoltatore nel suo flusso di coscienza, nei suoi alti e bassi, nel provare rabbia, solitudine, divertimento, nell’interrogarsi su se stessa e sul suo rapporto con gli uomini, nel lasciarsi andare.
Continuate a tenere gli occhi chiusi e lasciatevi trasportare dalla magia di Laura.

Redazione

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