In mostra ai Musei Capitolini le opere d’arte recuperate dai Carabinieri

Al via il 7 giugno a Roma la mostra “L’arte ritrovata. L’impegno dell’Arma dei Carabinieri per il recupero e la salvaguardia del nostro Patrimonio culturale”, organizzata dal Centro europeo per il turismo e dalla Sovrintendenza capitolina ai beni culturali in occasione del cinquantesimo anniversario del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC). Questo reparto dell’Arma, istituito nel 1969 per recuperare, salvaguardare e tutelare il patrimonio artistico italiano, si occupa di perseguire reati quali furti, falsificazione e scavi non autorizzati.

Nei suoi cinquant’anni di attività, il Comando ha recuperato oltre duemila pezzi, che sono stati restituiti agli enti ai quali erano stati sottratti, oppure ospitati dai più importanti musei italiani.

La mostra esibisce trenta pezzi scelti, che vanno dall’età greca (VII secolo a.C.) all’epoca moderna.

Tra gli altri, sarà possibile ammirare frammenti di affreschi pompeiani, restituiti dopo lunghe trattative dal Metropolitan Museum di New York, e l’Artemide marciante, trafugata da un gruppo di tombaroli nel casertano e ritrovata a seguito di una complessa indagine nel 2001, nonché alcuni dipinti di Guercino, Ludovico Carracci e Benvenuto Tisi, rubati nel 1999 dalle collezioni dei Musei Capitolini e recuperati pochi giorni dopo la denuncia.

Sarà allestita un’intera sala dedicata alla falsificazione e al commercio illecito di opere d’arte.

Una sezione speciale ripercorrerà inoltre le più importati operazioni condotte dal TPC in questi cinquant’anni di attività, tra le quali ricordiamo l’operazione Andromeda, che ha portato al recupero di oltre trecento pezzi di epoca compresa tra VIII secolo a.C. e IV secolo d.C., rimpatriati dalla Svizzera nel 2010.

L’esposizione, curata da Daniela Porro e Alessandro Mandolesi, sarà ospitata nel Palazzo dei Conservatori dei Musei Capitolini dal 7 giugno 2019 al 26 gennaio 2020.

Al di là della celebrazione dei cinquant’anni di attività del nucleo investigativo, la mostra si propone di mettere in luce il valore del patrimonio artistico italiano, spesso ignorato e sottovalutato, e di educare i cittadini al suo rispetto e alla sua salvaguardia.