I 10 migliori romanzi storici

di Roberto Leone, in Letteratura, Libri, del 18 Nov 2015, 09:30

romanzi storici

Dopoi 10 migliori romanzi fantasy e i 10 migliori romanzi gotici noi di Cultora abbiamo stilato la classifica dei 10 migliori romanzi storici. Piccola premessa: la classifica, pur cercando di mantenere una certa oggettività in base all’autorità o alla fama di certi testi, non può non tener conto, per ovvie ragioni, del gusto personale di chi scrive.

10. Aléxandros (1998), Valerio Massimo Manfredi.

romanzo storico

È una trilogia dove ogni libro rappresenta una fase della vita di Alessandro Magno: Il figlio del sogno è la fanciullezza di Alessandro, Le sabbie di Amon è l’esplorazione mentre Il confine del mondo è la morte del condottiero. Non si può certo dire che Aléxandros brilli per la qualità di scrittura ma merita un posto in questa classifica perché riporta al grande pubblico le gesta di Alessandro III di Macedonia, mettendone in risalto sia le luci che le ombre.

9. Alla corte dei Borgia (2005), Jeanne Kalogridis

Uscito in America col titolo The Borgia Bride, il romanzo vede Sancia di Aragona trasferirsi da Napoli a Roma per andare in sposa a Goffredo Borgia. Lei è solo una pedina nelle mani di Alessandro VI, il papa con sogni di conquista, e una delle vittime del famoso Cesare decantato da Machiavelli, ma è anche spettatrice di complotti e intrighi. Con una buona dose di sesso, che non guasta mai.
Jean Kalogridis non ha rinunciato a mescolare finzione e realtà, ma per deformazione professionale ci ha tenuto a specificare in appendice quali eventi fossero realmente accaduti e quali fossero di sua esclusiva invenzione.

8. La mano di Fatima (2009), Ildefonso Falcones

È il secondo e meno famoso romanzo di Ildefonso Falcones, il primo è La cattedrale del mare. Protagonista è il figlio di una musulmana stuprata da un prete cristiano e la sua vicenda abbraccia quella di tutta della Spagna, in cui lui è un attore attivo e problematico, in quanto malvoluto sia dai cristiani che dai musulmani. Un romanzo che, in mezzo a tanto odio verso il prossimo, inneggia all’amore e alla lotta contro le ingiustizie.

7. Le Idi di Marzo (2003), Colleen McCullough

Uscito in Australia col titolo di The October Horse, LeIdi di Marzo è il sesto romanzo della serie I signori di Roma, iniziata nel 1990. Il cavallo di ottobre, October Equus, è un particolare rituale dove il cavallo vincitore di una corsa tenuta durante le Idi di Ottobre, cioè il 15, viene sacrificato al dio Marte. Il cavallo più forte che Roma sacrifica agli dei diventa, figurativamente, Giulio Cesare nel romanzo di McCullough. Giulio Cesare, appunto, e il suo pronipote Ottaviano sono i protagonisti principali dell’opera, i quali si muovono tra conflitti e cospirazioni che attanagliano gli ultimi anni della Repubblica. Le pagine sono impreziosite dai busti dei protagonisti disegnati dall’autrice stessa.

6. Waverley (1814), Walter Scott

È considerato da molti il primo romanzo storico. Ambientato nel 1745, Waverley è un nobile inglese che si ritrova in Scozia quando il pretendente al trono di Gran Bretagna, Carlo Edoardo Stuart, sbarca a Eriskey. Waverley combatte al fianco degli scozzesi ma le truppe comandate da re Giorgio II di Hannover hanno la meglio a Culloden e il protagonista con un po’ di fortuna riesce a non farsi condannare per alto tradimento.

5. Il ribelle – L’avventura della fondazione (2009), Emma Pomilio

Prima che Roma fosse grande, c’erano solo un gruppo di pastori e un piccolo mercato non lontano da un fiume. Emma Pomilio riesce nel difficile compito di dipingere usi e costumi di una Roma di rado narrata, entrando nel dettaglio dei riti e delle istituzioni pre-romane. È una delle prime autrici ad attingere dagli studi di Andrea Carandini sulle origini di Roma: l’archeologo ha ipotizzato che Roma non sia mai stata fondata ma che si sia pian piano evoluta. Emma Pomilio non ha saputo però resistere al fascino dei fratelli fondatori e ha mescolato la mitologia fondatrice di Roma con la verità storica certa e documentata.

4. Il nome della rosa (1980), Umberto Eco

romanzo storico

È forse uno dei libri che, come l’Ulisse di Joyce, pochi hanno effettivamente letto. Un giallo ambientato nel Medioevo, nel 1327, vede Guglielmo da Baskerville impegnato a risolvere una serie di omicidi che avvengo in un monastero benedettino, sui quali aleggia l’alone dell’Anticristo. Dal romanzo, uscito nel 1980, sei anni dopo ne è stato tratto un film con Sean Connery.

3. Notre-Dame de Paris (1831), Victor Hugo

Ambientato nel 1482, la storia gira attorno alla bella zingara Esmeralda, al deforme Quasimodo e all’arcidiacono della cattedrale, Frollo. Sia Frollo che Quasimodo finiranno per innamorarsi di Esmeralda la quale, però, ha occhi solo per il capitano Phoebus.
La storia è stata riproposta molte volte, tra cui si ricorda l’adattamento della Disney Il Gobbo di Notre-Dame e l’opera teatrale scritta da Luc Plamondon e composta da Riccardo Cocciante.

2. I promessi sposi (1840-42), Alessandro Manzoni

È forse il romanzo che tutti gli studenti di liceo hanno imparato ad odiare con tutte le loro forze. Ambientata tra il 1628 e il 1630, la storia è nota: Renzo e Lucia devono sposarsi ma il potente Don Rodrigo ha scommesso che avrà Lucia per sé. Non riuscendo a sposarsi, i due sono costretti a fuggire in due posti diversi. Manzoni ha così la possibilità di tratteggiare una Lombardia invasa dai Lanzichenecchi e dalla peste, ma dove tutto è possibile se si ha la fede in Dio.

1. Q (1999), Luther Blisset (aka Wu Ming)

Le vicende abbracciano tutte le fasi cruciali della Riforma Protestante. Il protagonista, il cui nome vero non verrà mai svelato, è uno studente all’università di Wittenberg ed è qui che prende la decisione di seguire Thomas Müntzer fino a Frankenhausen, dove vengono ingannati da un certo Qoèlet, il quale è solito firmare le sue missive al cardinale Carafa come Q. Il protagonista e Q si scontreranno varie volte da lontano, quasi senza accorgersene, servi di un ideale o di un padrone. Ottimo per chi volesse comprendere nel dettaglio i travagliati anni di inizio Cinquecento.

Roberto Leone

Laureato in Storia con tesi dal titolo “Le Quattro Giornate di Napoli. Una discussione” all’Università di Napoli “Federico II”. Co-fondatore del blog letterario “Storici&Salottiere”, redattore della sezione Storia della testata on-line “La Cooltura” da marzo 2015, collabora con “Cultora” da settembre 2015. Da dicembre 2015 è caporedattore di Terre di Campania. Appassionato di scrittura, è attualmente laureando in Scienze Storiche.