Culturalmente Corretto: ‘Il potere di Priya’

Priya è stata stuprata. Priya è stata ripudiata dalla famiglia.

La sofferenza e le urla di disperazioni della ragazza raggiungono la dimensione ultraterrena, raggiungono la buona dea Parvati, che decide di scendere sulla terra e di incontrare Priya, per darle la forza necessaria per opporsi alla cultura maschilista e violenta della città in cui vive.

Divinità a parte, fin qui c’è poco di fantasioso o di distante dalla realtà; eppure, la storia di Priya, non è una storia vera, è la storia della protagonista di un fumetto, è la storia di una superoina indiana che decide di combattere per l’uguaglianza, per il rispetto. Per un anno Ram Davinani, il creatore di ‘Priya’s Shakti’ (il potere di Priya), viaggia attraverso il suo paese e il sudest asiatico: incontra attivisti, sociologi, vittime di abusi, operatori Ong. Ma, con tutto il materiale raccolto, con tutte le idee messe insieme, Ram non decide di montare un documentario, di fare un convegno, di confezionare un libro o di allestire una mostra, Ram decide di scrivere un fumetto: “Ho pensato che, l’idea del fumetto, fosse il modo più facile per far arrivare il messaggio agli adolescenti. Ed era perfetto per realizzare la storia che avevo in mente. Nella cultura e mitologia induista spesso i comuni mortali incontrano le divinità. E allora, perché non far incontrare una donna vittima di violenza con gli dei?“. Una scelta coraggiosa, innovativa, al passo con i tempi. Finalmente la battaglia contro la violenza sulle donne diviene una battaglia ambiziosa, una battaglia viva, che vuol raggiungere il cuore della società, che vuol penetrare nel profondo, imboccando tutte le strade a disposizione. Pubblicare un simile lavoro, per altro gratis sul web, vuol dire avere il proposito di creare un qualcosa che possa lasciare il segno: un fumetto letto da un bambino rappresenta una via di comunicazione semplice, reale ed immediata, disposta a prevenire e ad agire prima ancora che la personalità di un individuo si sia formata. L’impatto culturale di un simile progetto è molto più irruento ed efficace di qualsiasi altra campagna di sensibilizzazione.

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Priya’s Shakti è stato finanziato e promosso dal Tribeca Film Festival, dalla Ford Foundation e da varie associazioni no profit e Ong che operano in India. “ Proprio con l’aiuto delle Ong nostre partner come Apne Aap vogliamo raggiungere scuole e comunità in tutto il paese: abbiamo già tradotto la storia nelle nostre lingue regionali. Inoltre per i giovani che abitano in città abbiamo pensato di distribuire il fumetto attraverso la più grande catena di caffè in India, dove sarà possibile scaricare Priya’s Shakti. E con i download gratuiti dal nostro sito www.priyashakti.com puntiamo a raggiungere milioni di lettori “, spiega Ram Davinani. I colori ipnotici e gli effetti speciali contribuiscono a creare un prodotto completo capace di attirare e di avere una rapida diffusione; il team del fumetto ha voluto ‘testare’ il lavoro prima del lancio ufficiale su un campione molto particolare, i ragazzi di Dharavi, dove è stato girato il film ‘The Millionaire’, uno dei più poveri dell’India. “ Abbiamo capito che il fumetto ha un grande pregio per un teenager: si sfoglia in appena 15 minuti. Ma lascia dentro un messaggio che durerà ben più a lungo“.

E così ha inizio la storia di Priya, la storia inventata di una realtà vissuta fin troppe volte; quante eroine sono nascoste, quante ragazze coraggiose, quante vittime inermi? È la storia di una ragazza come tante, come troppe , capace di migliorare il mondo.

Francesca Coli

Tribuna Italia

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