Come il movimento delle dita sullo smartphone modifica il nostro cervello

Ogni giorno nella vita di milioni di persone in ogni parte del mondo è diventata un’azione giornaliera e costante l’uso di dispositivi mobili, in particolare di smartphone, per accedere alla rete o comunicare con altre persone, ed è molto interessante, in tal senso, come un’attività del genere possa contribuire a modificare il cervello umano.

E’ quanto viene spiegato in un recente studio condotto dall’Istituto di Neuroinformatica dell’Università di Zurigo, che attraverso una ricerca condotta su alcune decine di persone, molte delle quali utilizzano costantemente lo smartphone, hanno evidenziato un’affinità con persone che imparano a suonare uno strumento.

I ricercatori, infatti, ricordano come ogni parte del corpo ha un collegamento con la corteccia somatosensoriale, che nel corso della vita può modificarsi e cambiare a seconda di determinate azioni.

In tal senso la ricerca, condotta su 37 persone, 26 delle quali possiedono uno smartphone, utilizzando 62 elettrodi e monitorando l’attività cerebrale. Dai dati raccolti sulle persone che hanno utilizzato smartphone, è stato scoperto come l’attività sensoriale risulta differente rispetto a chi, invece, utilizza i normali cellulari, con segnali differenti nella corteccia somatosensoriale.

Ciò è dovuto, principalmente, all’interazione con le dita sul touch-screen, in particolare nelle aree cerebrali che controllano i pollici.

Redazione

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