Espresso Book Machine, la soluzione per stampare libri fuori catalogo

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Acquistare un libro non presente negli scaffali della libreria adesso è possibile, grazie all’Espresso Book Machine che trasforma un pdf in un tascabile.

A Parigi è stata inaugurata la prima libreria della città in grado di stampare i libri non disponibili sugli scaffali grazie ad un modello dell’Espresso Book Machine, la macchina che stampa e rilega volumi in pochissimo tempo. In Europa sono presenti solo dieci modelli della macchina in questione e uno di questi si trova in Italia, presso il punto vendita Mondadori in piazza Duomo a Milano, che offre un catalogo di libri stampabili di circa 7 milioni di titoli, non solo in lingua italiana. La libreria parigina, invece, si trova al numero 60 di rue Monsieur le Prince e appartiene alla casa editrice Presses Universitaires de France (PUF), un marchio specializzato nella pubblicazione di testi universitari e manualistica. L’Espresso Book Machine consentirà alla PUF di offrire ai propri clienti, oltre al catalogo convenzionale, 3 milioni di titoli da stampare, in lingua francese e non, di pubblico dominio in tutto il mondo e 5000 titoli direttamente dal catalogo della casa editrice.

Si tratta di una rivoluzione nel commercio librario che consente di acquistare anche quei volumi la cui domanda non è sufficientemente alta da giustificarne una ristampa, un grande vantaggio economico per la casa editrice stessa. Un altro mercato che beneficia dell’invenzione è quello del self publishing, nel caso del punto vendita milanese che dispone del macchinario, infatti, gli autori di romanzi che non vogliono autopubblicare le proprie opere in formato digitale possono stamparle. Il principio è molto semplice: il libro viene stampato direttamente dal file in formato pdf, in edizione paperback, un tascabile con copertina morbida.

L’Espresso Book Machine non è l’ultimo ritrovato della tecnologia, la sua nascita risale già a fine anni Novanta ed è opera dell’ingegnere americano Jeff Marsh. Inizialmente il prototipo prevedeva una stampante e una rilegatrice in una sola macchina, il progetto fu poi elaborato e sviluppato, grazie anche all’investimento dell’editor Jason Epstein (cofondatore della New York Review of Books). Nel 2006 venne installata una prima versione della macchina nell’infoshop della Banca Mondiale a Washington DC e nel settembre dello stesso anno anche la Biblioteca di Alessandria ottenne la sua macchina in grado di stampare l’alfabeto arabo. Oggi le macchine sono circa settanta in tutto il mondo, dieci solo in Europa. La società che vende queste macchine è la On Demand Books ed ha un accordo con Xerox, colosso nella produzione di stampanti e fotocopiatrici. Il costo dell’Express Book Machine è ancora piuttosto elevato, probabilmente per questo non è ancora così diffusa ma potrebbe diventare un punto di riferimento nel mercato mondiale dell’editoria, infatti se l’investimento iniziale non sembra conveniente i vantaggi derivano da minori costi di produzione e spedizione e dalla possibilità di evitare accumuli di copie invendute.

Redazione

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