The Texas Chainsaw Massacre di Tobe Hooper. La famiglia, il falso documentarismo e i rimandi intertestuali

Che Non aprite quella porta di Tobe Hooper sia un film seminale nella cinematografia postmoderna è ormai un dato di fatto e a confermarlo sono gli innumerevoli cloni nati sulla scia del suo successo mondiale, il buon numero di sequel/remake/reboot che da quarant’anni riempiono le sale e, addirittura, un posto nel Museo di Arte Moderna di New York. Non di meno le menzioni come uno dei migliori film horror della storia del cinema o tra le più influenti pellicole della cinematografia generale, i premi vinti e la doverosa citazione in libri e manuali. Ed è proprio l’ambito letterario che fornisce modo di tornare a parlare del capolavoro di Hooper, per la precisione in occasione della pubblicazione di The Texas Chainsaw Massacredi Tobe Hooper. La famiglia, il falso documentarismo e i rimandi intertestuali di Soraia Di Fazio.
Edito dalla casa editrice Il Foglio Letterario, il saggio della Di Fazio va ad inserirsi nel trend contemporaneo, messo in atto in particolare da piccole case editrici, di rivolgersi a un pubblico di settore ed esplorare quegli ambiti della cultura pop (e spesso nerd) che trovano un nutrito seguito. Stavolta siamo in territorio cinematografico, forse uno dei più ricchi ed esplorati, e la scelta di approfondimento è caduta su una pellicola che spesso compare nei manuali ma su cui mancava, in Italia, un volume dedicato.
Il libro della Di Fazio, che nella vita è modella e showgirl, è mutuato dalla sua tesi di laurea e, per questo motivo, adotta un’impostazione fortemente accademica che guarda all’approfondimento dedicandosi al confronto con autori e facendo un massiccio utilizzo della citazione di fonti.
Se questa scelta da modo all’opera di Hooper di essere sviscerata a dovere, è anche vero che l’impronta accademica si nota e non è sempre la forma più agevole di fruizione di un testo da libreria. Allo stesso tempo, però, il saggio utilizza un linguaggio molto discorsivo, costituito per lo più da periodi brevi e semplici, che sopperisce alla sua forma.

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Redazione

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