The Harry Potter alliance: come i fan vogliono salvare il mondo

Harry Potter alliance

I libri delle saghe fantasy più amate hanno in comune protagonisti che vogliono salvare il mondo, e i fan, vivendo con loro le avventure più emozionanti, hanno imparato valori come amicizia, impegno e collaborazione. Ma soprattutto hanno imparato che anche nella realtà di tutti i giorni c’è una battaglia da combattere. Dal 2005 un’associazione, che ha scelto di chiamarsi Harry Potter alliance, riunisce i fan non solo del bambino sopravvissuto, ma anche di Hunger Games, dr. Who e li ispira all’attivismo nella loro quotidianità.

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Mobilitazioni collettive che hanno portato ad aiuti importanti. Ad esempio hanno raccolto 123 mila dollari per gli aiuti ad Haiti, donato 250 mila libri in tutto il mondo con la campagna Accio Books, ma anche parlato di ineguaglianza economica usando i parallelismi con il mondo di Hunger Games. Capitol City, una città ricca e dedita allo spreco che comanda ridendo degli altri distretti, ridotti man mano che ci si allontana a una povertà sempre maggiore. Nel biennio 2013-2014 oltre 12 mila persone hanno partecipato a Odds in Our Favor, raccontando dei propri problemi economici con l’hashtag #MyHungerGames, contribuendo a creare una visione su Hunger Games Mockinjay part1, allora in uscita, più sentita. E mentre al cinema esce la parte seconda, è possibile visitare il sito ancora attivo e con la campagna in corso.

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Tornando ad Harry Potter alliance, la più famosa fan sicuramente è la stessa J. K. Rowling, che ha contribuito a raggiungere l’obiettivo di far scegliere alla Warner Bros. di usare cioccolato certificato Fairtrade, il cui processo quindi non richieda sfruttamento dei lavoratori.
Altro esempio meno grande, ma non meno importante, la borsa di studio Granger per l’eccellenza nell’organizzazione comunitaria, che premia dei chapter (gruppi di volontari dell’alliance), con 5000$ annui per finanziare idee e progetti innovativi.

Oltre alle campagne, i fan-attivisti si riuniscono in gruppi locali, chapters, che agiscono come piccole associazioni, ma con l’alliance alle spalle.
A Parigi c’è ad esempio la Beauxbâtons Academy Alliance, a Porto (Portogallo) il quartier generale degli auror portoghesi (Portuguese Aurors Headquarters), a Londra la London Loveiosa (not Levi-o-sa), in Scozia il gruppo universitario gli unicorni di Edinburgo (Edinburgh Unicorns – EdinUni Harry Potter Society) e, volendo andare fuori dall’Europa, a ZhengZhou in Cina ci sono gli Expelliarmers e in Israele l’esercito israeliano di Silente (Israeli Dumbledore’s Army).

Com’è facilmente immaginabile, non c’è la controparte italiana. Be’, che aspettate? Chi vuole essere il primo italiano a fondare un chapter con l’HPalliance?

Manilyn Monfredo

Laureata in Relazioni Pubbliche all’Università di Udine, attualmente è stud.ssa del master in Valorizzazione Turistica dei Beni Ambientali e Culturali. Ha collaborato col Messaggero Veneto e attualmente scrive, oltre che per Cultora, su un suo blog personale culturale. Ama la musica (ha infatti frequentato il corso musicale al liceo Stellini di Udine), i libri e il teatro. Motto: prima vivi, poi scrivi.