Telegram: la messaggistica istantanea a un nuovo livello. Uno smacco per WhatsApp?

di Simone Giallonardo, in Media, New media, del 15 Gen 2016, 12:30

telegram

Una rivoluzione della chat? Forse è esagerato dirlo, ma una piccola riforma nel mondo digitale forse sì. Da un’idea dei fratelli Durov nasce Telegram: una piattaforma per chat sicura e veloce che utilizza una rete di server. I due ragazzi russi hanno già sperimentato le loro capacità informatiche sviluppando il social russo VK e nel 2013 hanno lanciato Telegram. Ma perché una semplice app di messaggistica istantanea sembra essere così innovativa? Perché è molto di più di un’app.

Una chat veloce, sicura e gratuita: questi sono i punti fermi che i fratelli Durov hanno seguito per sviluppare Telegram. Lo scopo non era creare un diretto concorrente del più noto WhatsApp, ma sviluppare un progetto più completo per collegare le persone.
Telegram è una piattaforma open source che non prevede abbonamenti annuali: se Whatsapp costa poco, Telegram non costa nulla.

È disponibile per ogni tipo di supporto, PC, Mac, smartphone, web, consentendo agli utenti di connettersi ovunque si trovino nel mondo e con qualsiasi strumento collegato alla rete, senza limitarsi ai cellulari.

A differenza di altre applicazioni permette di creare gruppi di chat fino a mille persone collegate contemporaneamente, una comodità concepita per i membri di un’associazione, un gruppo di studenti o i dipendenti di un’azienda. Ogni chat viene immediatamente sincronizzata su tutte le piattaforme dove l’app è installata, quindi anche se non è possibile accedervi dallo smartphone, si potrà seguire i messaggi dal computer. Non ci si limiterà più soltanto ad inviare foto buffe o registrazioni audio, Telegram permette di inviare documenti in ogni formato, fondendo la praticità della e-mail con l’istantaneità di una chat.

Ma è la sicurezza è il suo punto di forza: con uno speciale metodo di crittografia permette di codificare i messaggi inviati e renderli inaccessibili a persone sconosciute.
Inoltre, se si invia per errore un messaggio, Telegram permette di eliminare i messaggi dal server, così non saranno più visibili neanche dal destinatario. E al contempo, ogni volta che si cambia telefono non verranno perse le conversazioni, perché Telegram lavora in cloud e i messaggi sono conservati finché l’utente non deciderà di eliminarli.

Molti vantaggi a un costo pari a zero. I fratelli Durov hanno capito che creare un unico server avrebbe creato tanti problemi, gli stessi delle diverse piattaforme che lavorano in rete; inoltre sarebbe costato molto. La soluzione è stata quella di formare una ragnatela di server più piccoli in modo da rendere il sistema leggero, veloce, snello. In questo modo sovraffollamento, blackout, surriscaldamento non saranno più un problema.

Simone Giallonardo

Simone Giallonardo è nato nel 1993. Ha conseguito la maturità classica. Attualmente frequenta il corso di laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi Roma Tre. Collabora con alcuni giornali locali. Attivo da sempre nel sociale, dal 2011 è Presidente del Consiglio Comunale dei Giovani di Capena (Rm).