Scienza e cultura si alleano per la tutela dei beni culturali in un ambizioso progetto Ue

Mercoledì 29 marzo Firenze ha ospitato un seminario internazionale che ha inaugurato la fase preparatoria di un interessante e originale progetto Ue: l’infrastruttura di ricerca europea per la scienza del patrimonio culturale (E-RIHS).

Si tratta appunto di un progetto interdisciplinare, che vede scienza e cultura alleate per la tutela dei beni culturali, archeologici e naturali. È di questo che si occupa infatti la cosiddetta Heritage Science, la “scienza del patrimonio culturale”, una disciplina in cui le competenze scientifiche e umanistiche si affiancano a livello metodologico prevedendo la collaborazione di archeologici, antropologi, storici dell’arte, restauratori e scienziati della conservazione.

La fase preparatoria di E-RIHS si articolerà in tre anni (2017-2019) e avrà lo scopo di definire aspetti gestionali, economici e logistici e creare una rete mondiale di partner e ricercatori nel campo delle scienze naturali e umanistiche. A finanziare il progetto è l’Unione europea, nell’ambito dell’ampio programma di ricerca e innovazione Horizon 2020, con il sostegno del Miur, del Mibact e del Mise, il patrocinio del Comune di Firenze e della Regione Toscana, e il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Il capoluogo toscano è candidato a ospitare la sede centrale europea, precisamente nella struttura della Caserma Redi, uno spazio di quasi 3.000 mq messo a disposizione grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

A guidare il programma vi è il Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano (Cnr). Come spiegato dal presidente del Cnr Massimo Inguscio, “lo scopo di E-RIHS è costituire un’unica infrastruttura di ricerca all’avanguardia a livello mondiale in materia di patrimonio culturale, naturale e archeologico, con laboratori e centri distribuiti in tutta Europa che offrano accesso a strumentazioni di alto livello scientifico, metodologie innovative e banche dati”.

L’Italia ha dunque un’importanza strategica per E-RIHS, sia in virtù del ruolo del Cnr sia come Paese in cui la tutela del patrimonio culturale è un tema cruciale e l’economia del restauro ha moltissime potenzialità. Nei prossimi mesi si saprà se Firenze verrà scelta come quartier generale del progetto: consce delle allettanti opportunità offerte dal progetto, le istituzioni italiane sono in trepidante attesa.