Raccontami il tuo libro: Scrittrici in giardino

Quella di oggi è una scoperta molto originale. Adele Cavalli ha dedicato un e-book a un aspetto veramente poco noto e frequentato di scrittrici del passato: la vita giardiniera. Ne è nato un saggio-racconto di cui la invitiamo a parlarci.

copertina

Come nasce l’idea di “Scrittrici in giardino”?

Nasce dalla mia passione per la lettura, la scrittura e il giardinaggio.

Mi piace curare il mio piccolo giardino e mi piace leggere di giardini realizzati e amati da altre persone e così mi sono trovata a leggere un articolo che parlava della scrittrice Vita Sackville-West e del suo amore per i giardini di Sissinghurst, da lei stessa progettati e realizzati. Ho scoperto una Vita ‘giardiniera’ come amava lei stessa definirsi.

La conoscevo solo come scrittrice e amica di Virginia Woolf che a lei si era ispirata per il suo Orlando.

Da lì, la voglia di approfondire e conoscere meglio questa donna e da lì l’idea di vedere se altre scrittrici avessero, come lei, lo stesso amore per la natura e per il proprio giardino.

E’ iniziato, per me, un piccolo viaggio alla ricerca, non sempre facile, del giardino di alcune scrittrici.

Attraverso le biografie, i carteggi, con amici e parenti, e le opere di dieci tra le scrittrici più apprezzate dell’ ottocento e del novecento, sono entrata nei loro giardini progettati e curati con amore nel corso della loro vita.

Inizio dal giardino francese di Colette: il giardino della sua infanzia, nella campagna della Borgogna disegnata da morbidi sentieri tappezzati di erica violetta.

Si entra, poi, nel mondo particolare di Emily Dickinson che ama la natura “che è ciò che noi vediamo”.

Ci si perde nelle ‘stanze’ progettate minuziosamente da Vita Sackville West nella sua tenuta di Sissinghurst.

Si è accolti nella natura selvaggia e intricata della tenuta in Pomerania, tanto amata da Elisabeth von Arnim, che sente essere il posto perfetto per sè da scrivere: “…qui è stato l’inizio della mia vita reale.”

E la casa bianca di Marguerite Yourcenar sull’isola di Mount Desert si disegna tra le frasche mosse dal vento che arriva dal mare, qui lei vive con Grace, la sua compagna; qui lei vive poi, alla morte di Grace, da sola; qui ritorna dopo i suoi viaggi; qui finisce la sua vita.

Le aiuole disegnate da Edith Warton nel suo parco-giardino di The mount delimitate da sentieri che si snodano tra le felci e i tassi ci accompagnano nella sua residenza dove scrive: “Le occupazioni di cui non mi stanco mai e che mai mi annoiano sono la scrittura e il giardino…”.

Ancora, la campagna francese diventa ospitale, arrivando a Nohant dove George Sand ha saputo creare un ambiente accogliente per sé ed i suoi amici.

Quando “la bruma si alza dalle valli e dalle gole” si delinea la casa bianca di Karen Blixen ed il suo giardino danese, tanto diverso da quello africano, pieno di fiori che lei utilizza per le sue colorate e stravaganti composizioni floreali.

E il Mississippi, terra cotta dal sole di cui Eudora Welty conosce ogni angolo, ci accoglie. Chestina, sua madre, le ha trasmesso l’amore per il giardino che per lei è luogo rasserenante di pace e tranquillità.

E’ Jane Austen che ci saluta dalla sua dimora di Chawton Cottage dove, seduta al suo piccolo scrittoio di noce, scrive davanti alle aiuole fiorite del suo giardino e gode di tutto ciò che la circonda.

Per me è stato davvero molto piacevole e particolare questo viaggio che mi ha permesso di scoprire aspetti nuovi e diversi di scrittrici che avevo conosciuto solo attraverso la lettura delle loro opere più famose.

E’ stato come spiarle nei loro momenti più privati, ai più sconosciuti, e questo mi ha regalato il piacere di sentirle più vicine.

Sono entrata nei loro giardini ed ho respirato i profumi che anche loro respiravano, catturata dalle forme e dai colori che loro avevano scelto con amore.

Ogni capitolo, dedicato ad una scrittrice, è arricchito da fotografie della casa e del giardino, molti di questi giardini sono ancora oggi visitabili.

Com’è giunta alla pubblicazione?

Amo scrivere, per me, non ho mai pensato alla pubblicazione, prima, questo lavoro mi è sembrato potesse interessare anche altre persone, per l’argomento.

Ho trovato in rete un sito molto valido ed utile per chi come me desiderava avvicinarsi al mondo dell’editoria per una possibile pubblicazione e così ho potuto avere informazioni precise su come muovermi trovando elenchi di piccole case editrici serie e non a pagamento.

Ho mandato il mio manoscritto in lettura e, con il tempo, sono cominciate ad arrivarmi alcune risposte positive.

Tre di queste case editrici erano disposte alla pubblicazione con un regolare contratto, ma tutte mi proponevano di pubblicare le fotografie interne al libro in bianco e nero, per avere meno costi nella pubblicazione.

Io a questo punto ho fatto un grosso errore, forse: non ho accettato.

Avevo fatto veramente molta fatica nella ricerca delle fotografie, nella richiesta di permesso agli autori delle stesse, tutti stranieri, impegnando molto del mio tempo. Ci tenevo veramente tanto che fossero a colori.

Ho aspettato ancora sperando arrivasse l’editore disposto a questo.

Alla fine ho deciso per la pubblicazione in formato ebook.

Qui non ho avuto nessuna difficoltà e la mia scelta finale è stata per la casa editrice ePubblica che mi ha dato la possibilità di vendita del mio libro oltre che sul proprio sito anche in tutte le maggiori librerie online.

Il libro è uscito a fine settembre e sta facendo il suo percorso. Cerco di farlo conoscere come posso.