“Origami” è la Carta 4.0: il Salone del Libro premia l’originalità del settimanale

Nell’era dell’informazione veloce, continua e istantanea, in cui si è perso il piacere di sfogliare un giornale, il quotidiano “La Stampa” ha sfidato il digitale e sembra proprio aver giocato la carta giusta. Infatti dopo quasi due anni dalla prima uscita (11 novembre 2015), il settimanale “Origami”, diretto da Cesare Martinetti, riceverà giovedì, in occasione della tavola rotonda “Carta e digitale” che si terrà al Salone del Libro, il premio Carta 4.0 per «aver saputo coniugare l’innovazione con la carta in maniera originale e coraggiosa».

Novità e coraggio dunque alla base di questo progetto che non nasce da una trovata del marketing ma da un’idea, per niente popolare oggi: la carta non è morta, e Origami ne è la dimostrazione.

Un foglio di carta 90×62 centimetri, che pesa solo 36 grammi, si è immesso nel mercato editoriale, in un’era in cui il lettore ha tempo solo per leggere un tweet, un post o, se vogliamo essere ottimisti, un lead che, rispondendo alla regola delle 5W, racconta in breve la notizia. È una scommessa che vuole sfatare i luoghi comuni e che all’informazione gratis offerta dal Web e finanziata dalla pubblicità risponde lavorando senza contributi pubblicitari e chiedendo 1,50 € a numero.

Un’assurdità penserete tutti. Ma se invece la rivoluzione 4.0 fosse proprio il paradosso? Se al progresso tecnologico si dovesse rispondere con un ritorno al media tradizionale per eccellenza? E se alla velocità di Internet e quantità di notizie dicessimo basta e ci fermassimo per saperne meglio e di più?

È questa l’idea che è alla base di “Origami”: riscoprire il piacere di aprire un giornale, in questo caso un grande foglio piegato più e più volte, che una volta dispiegato diffonde sapere, esperienza e approfondimenti. Un unico foglio, un solo tema a settimana, numerosi contributi dai giornalisti ed espertipiù preparati che forniscono al lettore i contenuti su cui riflettere e sui quali farsi la propria idea.

Chiave del successo della nuova formula di Origami è l’originalità: un formato innovativo, più linguaggi e una grafica accattivante. 78 numeri, finora usciti in edicola, che puntano sulla qualità: l’importanza di informarsi e di informarsi bene.

Ma questa iniziativa editoriale non vuole essere una guerra all’evoluzione digitale, bensì un nuovo-vecchio modo di fare informazione che punta sulla lentezza, accuratezza e importanza dei dettagli.

Il motto del settimanale è uno solo: “RALLENTA, RIFLETTI, ORIGAMI”.

Alessandra D’Ippolito

Alessandra D’Ippolito nasce in Sicilia nel 1996. Da tre anni vive e studia a Roma. È studentessa al terzo anno di Scienze della comunicazione, con indirizzo in “Giornalismo, relazioni pubbliche e uffici stampa” presso l’Università LUMSA.