L’Isis distrugge la storia: rasa al suolo l’antica città di Nimrud

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E così, le vestigia e le statue di Nimrud sono “falsi idoli”. Questa, almeno, l’idea dei militanti dell’ISIS che, secondo alcuni testimoni oculari citati dalla tv satellitare curda Rudaw e dalla Bbc (tra cui anche un responsabile media del partito democratico del Kurdistan), avrebbero negli ultimi giorni completamente raso al suolo con ruspe e martelli l’antica città assira di Nimrud (Kalhu il suo nome originario, citato come “Calah” nella Bibbia), situata a 30 chilometri a sudest di Mosul.
La furia degli uomini del califfo Abu Bakr Al Baghdadi si è spostata solo di poco e sembra essere inarrestabile, visto che risale solo a qualche settimana fa la deliberata distruzione di decine di manufatti religiosi e culturali, ospitati proprio nel Museo Mosul, e l’incendio di migliaia di libri rari e manoscritti custoditi nella Biblioteca della stessa città.
Entrambi gli atti di violenza sono già stati condannati dall’Onu e per quanto riguarda Nimrud Irina Bokova, direttrice generale dell’Unesco, ha parlato anche di “crimine di guerra”. Oltre all’efferatezza del gesto, suscita numerose perplessità la definizione di “falsi idoli”, che risulta labile e dubbia, dal momento che fa riferimento agli “idoli” di una cultura religiosa millenaria e ormai sepolta sotto la polvere del tempo.

Nimrud e Mosul sono solo una piccola (ma preziosa) percentuale di un’immensità di reperti archeologici che derivano da un antico legame inscindibile tra arte e religiosità: questo fa capire che la distruzione dell’ISIS vuole essere capillare e totale. Ma qui si sta parlando anche di un attacco che punta alla demolizione della cultura e di un patrimonio culturale comune a tutti. La domanda che nasce spontanea è quindi questa: «È davvero allarmante un potere che teme la cultura e le sue manifestazioni? È davvero inarrestabile un modo di pensare ottuso che non riesce a vedere oltre a degli schemi rigidi e limitanti?».

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Martina Melgazzi

Laureanda in Lettere Moderne a Brescia, coltiva una grande passione per il giornalismo e i social media. Collaboratrice freelance per il quotidiano “Bresciaoggi”, collabora e ha collaborato, anche come caporedattrice e correttrice di bozze, con diversi blog, tra cui Sulromanzo, Storieculturalpop, Unacasasullalbero e Lunitunes. Gestisce un blog personale: Sono(e)dunquescrivo.