La ricerca di una nuova esistenza in “La virtù breve” di Stefano Savastano

Venezuela è un avvocato quarantenne di Stresa, ed è il protagonista del primo romanzo La virtù breve di Stefano Savastano, edito da Edizioni della sera . L’uomo non sembra essere molto soddisfatto della propria esistenza e l’incontro con Katia, una ragazza da poco conosciuta, lo spingerà a compiere una lunga riflessione sulla propria vita. Dalle rive del lago Maggiore i flashback porteranno Venezuela, e il lettore, in un viaggio nel passato che inizia da un ristorante a Madrid. Da subito, grazie anche agli imput che Katia fornisce al protagonista, Venezuela si rende conto che il suo maggiore desiderio del presente è quello di cambiare vita, lasciando ogni cosa e persona per andare a vivere all’estero.

Quello che colpisce durante la lettura di La virtù breve è il fatto che il cammino a ritroso vissuto dall’avvocato gli faccia compiere un vero e proprio percorso di autoanalisi, durante il quale l’uomo insoddisfatto, si rende conto del proprio agire spesso contraddittorio e fuori dagli schemi comuni. Infatti, Venezuela dimostra di aver sempre vissuto ogni situazione della propria vita in modo del tutto, seguendo regole sue, ben diverse da quelle condivise dagli altri uomini.

Con l’avvocato Venezuela, Savastano crea un personaggio maschile che ripensando al suo passato si accorge di essere stato un giovane folle, libertino, “sopra le righe” che, nel corso degli anni e della crescita, ha affinato quella sua capacità di adattarsi alle situazioni e di cambiare comportamento. Un fatto che denotano nell’uomo di legge il suo essere camaleontico. L’incontro con Katia è importante per l’avvocato, perché la donna è una sorta di polo attrattivo, non solo fisico, ma è quella “luce nel buio” gli fornisce la tranquillità che lo spinge a compiere un completo ragionamento su di sé.

Leggendo La virtù breve si ha come la sensazione che l’avvocato protagonista senta il mondo e il modo nel quale ha vissuto come una sorta di prigione dalla quale fuggire. A dare questa sensazione di opprimente claustrofobia c’è anche l’utilizzo di una scrittura ricca di ricordi, di immagini che si accavallano, intersecano e fondono tra di loro.

La virtù breve di Savastano è il romanzo di un uomo (l’avvocato Venezuela) che compie viaggio nel proprio ego, perché è come se si rendesse conto che solo indagando il proprio animo interiore (è questa potrebbe essere forse la virtù alla quale fa riferimento l’autore) tra il passato e il presente, lui riuscirà a individuare i giusti stimoli per affrontare in modo nuovo e sereno la vita.

Titolo: La virtù breve

Autore: Stefano Savastano,

Editore: Edizioni della Sera, 2016

pp. 166

14 euro

Stefano Savastano (Busto Arsizio, 1973) si è formato in cinematografia e comunicazione al Dams di Bologna e all’Università Complutense di Madrid. È consulente per la produzione cinematografica, autore di testi e realizzatore di prodotti di comunicazione audiovisiva. La virtù breve è il suo primo romanzo.