La musica sbanca gli ascolti: i casi di Empire e Mozart in the Jungle

Che il 2015 fosse l’anno delle serie di successo questo si era già capito, fin dai primi giorni del nuovo anno. Il successo di The Flash e la riconferma di Arrow per una quarta stagione avevano già dato l’indirizzo. Adesso con l’arrivo di Empire e di Mozart In the Jungle, usciamo dal soprannaturale dal fantasy per entrare nel complesso universo della musica. Stiamo parlando di due serie tv agli estremi dove in una viene raccontato la storia di una potentissima etichetta, e nell’altra gli intrecci amorosi di un’orchestra.

I critici le hanno già definite le migliori serie tv sulla musica. Partiamo da Empire la serie creata da Lee Daniels e Danny Strong che ha debuttato negli Stati Uniti sulla Foxil 7 gennaio scorso è che approderà in Italia sempre sulla Fox il 3 marzo 2015. Caratteristica distintiva del telefilm essere una delle poche serie “all Black” in circolazione. Un successo inaspettato per la storia di una famiglia di artisti hip pop. E’ una storia di come la musica abbia aiutato un ex criminale a costruire un impero, un’etichetta musicale potentissima che se dovesse essere paragonata ad un caso reale, come viene scritto su Rolling Stone: “i nomi sarebbero quelli del calibro di Jay-Z e Puff Daddy”.

Tutto sembra scorrere nel migliore dei modi per Lucious Lyon, finché un giorno gli viene diagnosticata la SLA che lo renderà, in pochi anni, invalido. “RE Lear che incontra Dynasty e Il Padrino. Ecco come definirei il mio Empire. Una serie che ha il ritmo delle soap e il passo tragico di Shakespeare: in salsa black. Con tantissimi elementi autobiografici”, ha svelato il regista Daniels che ha al suo attivo successi come The Butler e Precious. Una serie che nel primo episodio ha tenuto incollati allo schermo ben 10 milioni di spettatori. Un successo che la Fox non vedeva da più di venti anni. Ma veniamo al cast, ad interpretare Lucious Lyon è Terrence Howard volto noto soprattutto per Law and Order Los Angeles dove indossava i panni di un procuratore, mentre l’ex moglie Cookie è interpretata da Taraji P. Henson, già apparsa in serie di successo come Dr House Medical Division, Csi Scena del Crimine e nella più recente Person of Interest dove interpretava il detective Joss Carter. Una serie che oltre al rinnovo per la seconda stagione vede anche fans di alto livello. E’ di pochi giorni fa, infatti, il tweet, di Ron Howard, regista pluripremiato, al secolo Ricky Cunnigham che si congratulava con tutta la produzione per il successo della serie.

Dal mondo dell’hip hop alle storie d’amore che funestano la prestigiosa filarmonica di New York. Questo è Mozart in the Jungle altro strepitoso successo che è partito il 23 dicembre 2014 negli States su Amazon e disponibile solo on demand sul web, altra idea geniale ispirata dall’omonimo romanzo autobiografico dell’oboista Blair Tindall uscito nel 2006. Autori di uno dei più grandi successi invernali Roman Coppola, Jason Schwartzman e Alex Timbers, Mozart in the Jungle è diretto da Paul Weitz, già conosciuto per About a Boy e In Good Company. Secondo gli addetti ai lavori la serie fa rimpiangere di non aver voluto prendere lezioni di violino, approfondito la conoscenza dei più grandi compositori e non aver mai provato il trasporto emotivo che la musica classica provoca.

Non è solo la storia di intrecci amorosi, relazioni, tradimenti che accadono nella Filarmonica di New York, ma è anche la storia della precarietà di chi ha scelto la carriere musicale. Sottolinea come sia difficile vivere per i giovani artisti trasportati dai loro sogni e aspirazioni che quotidianamente devono confrontarsi con delusioni. “La serie parla di persone che hanno speso le loro vite al servizio di qualcosa, in questo caso la musica, e delle eccentrità e delle particolarità che ne vengono fuori – spiegaSchwartzmansulle pagine delNew York Post. Se passi la tua intera infanzia dedicandola a una sola cosa, questa si ripercuote inevitabilmente sulla tua personalità. È interessante per noi notare questi aspetti”.

La serie è uno dei prodotti più innovativi e coraggiosi lanciati dal network Amazon che vede le sue decisioni confermate dalla vincita di due Golden Globe con Trasparent e dall’arrivo di progetti firmati da Woody Allen e Ridley Scott. Il successo, come sottolineano gli autori, è dovuto anche al prestigioso cast che ha riunito l’eccentrico Rodrigo di Gael Garcia Bernal, già apprezzato dal grande pubblico come giovane Che Guevara ne I diari della motocicletta, alle ottime Lola Kirke e Saffron Burrows e Malcolm McDowell, indimenticato interprete del drugo Alex in “Arancia Meccanica”, film in cui manifestava già la sua predisposizione per la musica classica. Last but not the least Bernadette Peters, tra le più apprezzate attrici di Broadway.

Redazione

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