Il Corriere della Sera celebra il giovane scrittore che pubblica… a pagamento

È capitato svariate volte di sentire pronunciare, in contesti peraltro diversissimi tra loro, questa citazione: “La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’”.

Si tratta di un pensiero di Albert Einstein, e in tempi di crisi, appunto, dovrebbe suonare come sprone, come monito per non abbattersi e per cercare di tirar fuori il meglio di sé in tutte le situazioni, specie le più drammatiche, quando è il genio, il talento puro, l’estro che deve venir fuori. E proprio di questo vuole farsi portavoce la rubrica del Corriere della Sera “Buone notizie”, all’interno della quale vengono pubblicati fatti, storie ed episodi che descrivono l’Italia che lavora, l’Italia che ce la fa, i talenti italiani che squarciano il buio della crisi grazie alla loro impetuosa luce. Tra questi, secondo tale rubrica, figura anche un certo Filippo Torrini, romanziere quindicenne che alla sua età ha già pubblicato ben 3 elaborati. Un prodigio, dunque, pare che di lui i critici dicano che rappresenti il futuro del fantasy all’italiana, almeno stando a quanto racconta Marco Gasperetti, autore dello scoop in grado di dare la scossa al Paese.

Ora, tributando tutti gli onori del caso al giovane scrittore, dal sicuro talento cristallino, ci è inevitabilmente cascato l’occhio anche sull’editore che ha avuto così tanta fiducia in lui da promuoverne le opere, giusto per estendere le congratulazioni. Si tratta di una casa editrice fiorentina, Polistampa, coraggiosa ed intraprendente, attenta e interessata allo scouting editoriale con lo scopo di scoprire i giovani talenti del panorama letterario italiano. C’è solo un problema: è a pagamento!

Stando infatti a quanto riporta la lista di editori a pagamento stilata da Writer’s Dream, Polistampa figurerebbe tra le case editrici portate a chiedere un contributo economico agli autori che decidono di pubblicare un libro con loro. E ci perdonino se decidiamo di far nostra la massima andreottiana del “pensar male è peccato, ma spesso ci si indovina”, perché non è poi così assurdo ipotizzare che un editore che decide di pubblicare un romanzo di un ragazzo di 12 anni (l’età del giovane autore alla sua prima pubblicazione con Polistampa) lo fa conscio della stoffa dello scrittore, del contenuto della sua opera e anche del contributo che decide di versare.

Sebbene ognuno possa avere la sua opinione riguardo il fenomeno dell’editoria a pagamento, appare di certo lampante il vero paradosso della storia: com’è possibile che il più autorevole quotidiano italiano celebri tale vicenda tra le “Buone notizie” per l’Italia?

Va bene la malizia, ma non avendo la certezza che i libri del giovane Filippo siano stati pubblicati dietro compenso, ci limitiamo, dopo una ricerca sul web durata 43 secondi, a porci dei dubbi. Dubbi che speriamo abbiano avuto, e abbiano poi anche risolto, i redattori del pezzo e in generale i componenti della rubrica online sul sito del Corsera, così da poter chiarire che i due indizi (la lista di Writer’s Dream e la giovanissima età di Filippo Torrini) non costituiscano una prova. Tutto ciò senza nulla togliere allo scrittore in questione, che ci piace celebrare a prescindere poiché di giovani ragazzi appassionati di libri e di scrittura ne abbiamo davvero un disperato bisogno.

Redazione

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