Il castello di Châtelard, un gioiello medievale nel cuore della Valdigne

di Luigi Caiafa, in Arte, del 3 Giu 2016, 12:40

Con il presente articolo inauguriamo la rubrica di approfondimento dedicata alle bellezze nascoste d’Italia sparse in tutta la penisola, con l’intento di richiamare l’attenzione della collettività verso quei luoghi, spesso dimenticati e trascurati, che necessiterebbero uno sguardo più ampio e dettagliato. Un viaggio tra archeologia e storia dell’arte. Un itinerario tra borghi, castelli e antichi insediamenti di straordinaria importanza culturale e artistica, per un racconto appassionante dell’Italia di ieri e di oggi attraverso i più bei luoghi storici del Paese. Si parte dalla Valle d’Aosta e dal castello medievale di Châtelard.

Quando si parla di Medioevo, di solito, la prima immagine che salta in mente è quella del castello, la dimora fortificata del signore feudale, seconda forse solo alla figura romantica e romanzata del cavaliere. Uno degli esempi più interessanti, ma poco noti, è il castello di Châtelard.

Il castello si trova all’interno del territorio comunale di La Salle, un piccolo centro della Valle d’Aosta. Il borgo, il cui nome probabilmente deriva dal termine celtico “sala”, ossia “casa nobiliare di campagna”, nel periodo fascista era noto con il nome di Sala Dora. Attualmente è un piccolo paese popolato da duemila abitanti, incastonato nel cuore della Valdigne. Qui il tempo sembra essersi fermato, dove la pace e la tranquillità si fondono con lo spettacolare scenario delle montagne valdostane.

Situato su uno sperone roccioso che domina l’intera valle, l’antico edificio medievale è riconoscibile per la classica torre cilindrica (donjon), alta circa diciotto metri e con un diametro di circa cinque metri. La torre è la parte più conservata del complesso ed è circondata dalle rovine del castello e della possente cinta muraria.

Il castello fu edificato nella prima metà del XIII secolo da Rodolfo Grossi, vescovo di Aosta e consigliere di Pietro II di Savoia. Il castello apparteneva ai nobili Châtelard, tuttavia, nel corso dei secoli si susseguirono numerosi passaggi di proprietà. I nobili Châtelard si estinsero nel 1691, quando l’ultimo erede fu ucciso dai francesi durante un’invasione. E nel 1793, le truppe rivoluzionarie francesi invadendo la Savoia giunsero in Valle d’Aosta e distrussero buona parte del castello. Nel 1798 questo venne acquistato dalla famiglia Léaval, che ne conservò la proprietà fino al 1931. Alla morte di Jean-Baptiste Léaval la torre di Châtelard passò nelle mani di Elisa Donnet. Oggi il castello è proprietà privata e appartiene alla famiglia Beneyton.

Luigi Caiafa

Luigi Caiafa nasce in Puglia nel 1985. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Archeologia e Storia dell’arte antica presso la Sapienza, Università di Roma, inizia un percorso di formazione in ambito editoriale. Da gennaio 2016 collabora con la casa editrice Historica e la rivista online Cultora.