#editoridelmese Intervista a NN Editore

Cari Amici, mese nuovo, nuovi #editoridelmese. NN Editore è il primo che vogliamo farvi scoprire.

Come è nata la vostra casa editrice?

Il progetto di NN ha avuto inizio nel 2013 ma è stato da sempre il sogno dei quattro fondatori della casa editrice: Eugenia Dubini, Alberto Ibba, Edoardo Caizzi e Gaia Mazzolini. Da appassionati, tenevamo gli occhi sull’editoria da sempre, non solo per passione, ma anche perché è sempre stato il nostro lavoro, in luoghi e modalità diverse. In quell’anno la crisi, di cui si parlava già da tantissimo tempo, era entrata dalla porta principale. Ma vedevamo spazi aprirsi e cambiamenti interessanti profilarsi all’orizzonte.

Ci sembrava che stesse cambiando qualcosa, si parlava di identità degli editori in via di scomparsa e di lettori inesistenti, ma quello che si stava rivoluzionando, lentamente, era invece la lettura, il modo di leggere, di leggere insieme, di comunicare i libri, di sentirsi lettori. Stavano cambiando i lettori, o meglio la loro identità si stava mettendo in relazione, in comunità (quelle fisiche e non solo quelle immateriali o tecnologiche) di lettori. Come NN, quindi, ci sembrava possibile aprire spazi di comunicazione del libro e delle sue parole che non erano stati ancora sperimentati. Abbiamo avuto fiducia in questa intuizione.

Abbiamo iniziato a parlare, quindi, della possibilità di dare inizio a un nuovo progetto, che raccontasse il mondo contemporaneo e fosse incentrato sulla ricerca dell’identità nel nostro tempo. Fin dalla decisione che il nostro nome sarebbe stato NN – il marchio degli orfani, Nome Sconosciuto in latino [nomen nescio] – abbiamo voluto mettere in luce, dare risalto a questo nodo, a questa confusione etica in cui siamo immersi. Il tema dell’identità è il tema della letteratura da sempre, ma dare risalto a un tema e seguirlo per proporre i libri ai lettori, ci sembrava una cosa diversa, un diverso modo di parlare e promuovere. Principio, proposito e progetto si sono fusi in tutti gli aspetti del lavoro editoriale, dalla scelta dei libri, al lavoro su prodotto e testi, dalle tematiche affrontate alla costruzione del catalogo, al rapporto con la rete di collaboratori e a valle con la filiera e, soprattutto, con i lettori.

Quante collane comprende il vostro catalogo? Quali generi letterari trattate?

Abbiamo deciso di strutturare il nostro catalogo in serie e non in collane, seguendo un filo tematico o un punto di ispirazione comune a ogni progetto, che siamo andati poi a proporre ad agenti, autori e infine ai lettori come filo conduttore delle nostre scelte e anche come percorso di lettura. La serie rimanda alla serie televisiva, ma anche a un piano dell’opera definito, che quindi riesce a veicolare i nostri libri con un fil rouge che li lega. Il percorso in serie, poi, si differenzia da come sono state sempre fatte le collane, cioè sceglie il contenuto, la ricerca, e non il genere letterario o l’origine degli scrittori, come si fa nelle collane di gialli o in quelle di narrativa straniera. Pubblichiamo romanzi, memoir, racconti letterari in un’unica serie. Indipendentemente dall’origine degli scrittori e dal genere.

Come scegliete le vostre copertine?

A partire dal progetto grafico di Mario Piazza di 46xy che vede la N del logo come uno spazio vuoto che viene di volta in volta occupato dalle immagini di copertina, la ricerca iconografica è gestita dalla redazione, che seleziona immagini, illustrazioni, dipinti o sculture che siano veicoli del senso e del contenuto del libro. Ogni serie ha una sua identità grafica, e tra un libro e l’altro della stessa serie si creano dei legami visivi. Così come, se possibile, esiste un’identità visiva anche per i libri di ogni scrittore.

Come selezionate gli autori?

Per selezionare gli autori stranieri e italiani della serie Stagione, facciamo ricerche, partecipiamo alle fiere nazionali e internazionali e contattiamo gli agenti, italiani e stranieri, proponendo la nostra linea di indagine. Così sono stati selezionati i titoli come Jenny Offill, Kent Haruf, Tom Drury e Jesmyn Ward. Questa ricerca editoriale è per così dire “tradizionale”. Il libro esiste, noi lo troviamo, lo leggiamo e lo pubblichiamo. Per gli autori italiani delle serie ViceVersa e Crocevia, invece, abbiamo contattato autori nelle cui corde, o meglio nei cui libri avessimo sentito vibrare un punto di ispirazione vicino alla ricerca e al dibattito che vorremmo suscitare; un’indagine su vizi e virtù nel contemporaneo – che in qualche modo cambiano di posto, pur essendo sempre modi di descrivere le inclinazioni personali – per ViceVersa; e una ricerca sulle parole della tradizione cattolica italiana – come passione, tradimento, fede, perdono – che sono usate nel linguaggio corrente ma possiedono un significato capace ancora di mettere gli individui di fronte a difficili scelte etiche – oggi per CroceVia. Entrambe queste serie sono state accompagnate da due curatori, Gianluca Favetto nel primo caso e Alessandro Zaccuri nel secondo.

Per quanto riguarda gli italiani, il 2018 ha inaugurato una nuova serie, un progetto di ricerca sulla narrativa italiana, un percorso che abbiamo battezzato “Innocenti” con riferimento non allo scrittore ma alla voce e al personaggio e alla storia che raccontano. Il primo libro uscito in questa serie è stato Roberto Camurri, A misura d’uomo, e a settembre uscirà Alessio Forgione, Napoli non amour. Nel 2019 uscirà il libro di Serena Patrignanelli, che ha avuto la menzione della giuria nel Premio Calvino 2017.

Perché un lettore dovrebbe scegliere uno dei vostri titoli? I tre aggettivi di NN Editore.

Commoventi, belli, amati. Ma soprattutto, perché li abbiamo scelti per loro.

Troverete un’ampia scelta del catalogo di NN Editore presso la nostra Libreria Cultora a Milano in via Lamarmora 24, metro Crocetta, fino al 15 Maggio. Tutti i libri sono scontati, vi aspettiamo!

Se vi siete persi i nostri scorsi #editoridelmese, potete trovare di seguito le loro interviste: Marcos y Marcos, Exòrma Edizioni.