Donald Trump, il nuovo Presidente degli Stati Uniti che legge libri solo su se stesso

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Il 2 agosto Donald Trump inviò una curiosa mail di raccolta fondi offrendo una copia firmata del suo libro autobiografico dal titolo L’arte di fare affari (The Art of the Deal) al prezzo di 184 dollari, dieci volte superiore al prezzo di listino della versione tascabile. Nella stessa mail, sosteneva che il libro fosse “ormai fuori stampa”, dunque la promozione includeva una sorta di “edizione limitata”, disponibile solo attraverso la sua campagna presidenziale. Niente di vero, poiché il libro è stato regolarmente ristampato dal 1987, e recentemente anche dalla casa editrice Random House, che ha riproposto il libro nel mese di ottobre del 2015 (dieci mesi prima della stesura della mail). Infatti, poche settimane prima dell’invio della mail, l’edizione tascabile del libro di Trump aveva già raggiunto la quota di oltre 2.000 copie vendute e il nono posto nella lista dei business bestseller di Bookscan.

Il peso di questa iniziativa di marketing è ancora più impressionante se si considera che Trump non scrive né legge i suoi libri. “Trump non ha alcun interesse per la lettura”, spiega Timothy L. O’Brien, autore del libro TrumpNation: The Art of Being The Donald, nel quale intervista il nuovo Presidente degli Stati Uniti. “Non è un lettore. Si limita a leggere un elenco di titoli che gli assistenti nel suo ufficio gli mostrano tramite Google. In pratica, legge solo notizie che lo riguardano”.

Tuttavia, anche se il neo Presidente degli Usa dimostra di non avere nessuna affinità con la lettura e con i libri, ne ha comunque pubblicato uno, divenuto bestseller, e ha legato il suo nome a una ventina di altri titoli, tra cui How to Get Rich, The Way to the Top e The Best Golf Advice I Ever Received. Molti hanno scalato le classifiche delle vendite. Dal momento in cui la candidatura presidenziale di Trump ha iniziato a prendere quota, il mercato dei suoi libri ha subito una crescita esponenziale: decine di migliaia di copie vendute di libri pubblicati molti anni fa, se non decenni.

“The Donald”, inoltre, ha dimostrato di essere un vero e proprio profeta del marketing, anche quando si tratta di libri altrui. Lo scorso giugno, infatti, ha sostenuto il libro Crisis of Character, un libro-inchiesta contro Hillary Clinton pubblicato dall’ex ufficiale dei servizi segreti Gary J. Byrne, pubblicizzandolo su Twitter ai suoi oltre 10 milioni di follower. Crisis of Character entrò, poco dopo, al numero 1 della classifica dei bestseller del New York Times, con oltre 230.000 copie vendute.

Trump può anche non leggere, ma è indubbia la sua capacità di promuovere iniziative editoriali. E, considerando la sua vena imprenditoriale, non si può escludere un suo futuro coinvolgimento anche in questo settore. Paul Bogaards, direttore esecutivo di pubblicità a Knopf rimane scettico: “Non è un lettore per sua stessa ammissione, e forse non ha alcun interesse per il mondo editoriale, ma in America tutto è possibile.” In ogni caso, una futura Trump Publishing riscuoterebbe di certo un notevole successo, come lo è stato per Trump University, Trump Vodka, Trump Steaks, Trump Mortgage, Trump Magazine, Trump Casinos e Trump Shuttle. Per ora possiamo solo limitarci a osservarlo nella sua nuova veste di Presidente, ma le sorprese in America non mancano mai.

Luigi Caiafa

Luigi Caiafa nasce in Puglia nel 1985. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Archeologia e Storia dell’arte antica presso la Sapienza, Università di Roma, inizia un percorso di formazione in ambito editoriale. Da gennaio 2016 collabora con la casa editrice Historica e la rivista online Cultora.