21 aprile 2015: Lettura Mondiale per il Centenario del Genocidio Armeno

Il 24 aprile 1915 il poeta armeno Daniel Varujan e centinaia di intellettuali armeni di Costantinopoli furono arrestati, deportati e trucidati dalle autorità ottomane. Per la comunità armena mondiale, questa è la data simbolo in cui si commemora il Genocidio del popolo armeno, ovvero il primo genocidio del XX secolo, di cui quest’anno ricorre il Centenario.

“I loro nemici sapevano che, per annientarli come popolo, dovevano a tutti i costi uccidere il loro Poeta. Per un popolo minacciato e oppresso, il Poeta diviene il condottiero da seguire. Daniel Varujan era stato arrestato insieme agli altri intellettuali il 24 aprile 1915. Fu legato a un albero e lapidato a morte, per poi essere lasciato alla mercé delle bestie e degli spiriti della notte. Alcune leggende dicono che sia ancora vivo. Si racconta che durante l’incendio di Smirne il suo volto sia balenato per un istante negli specchi in fiamme.” (da Il libro dei sussurri, Varujan Vosganian, Keller 2011).

In memoria del milione e mezzo di armeni che persero la vita durante il Genocidio (1895-1922), il 21 aprile, in tutto il mondo, su appello dell’Internationales Literaturfestival Berlin e della Lepsiushaus Potsdam, si è svolta una Lettura Mondiale. Johannes Lepsius, pastore evangelico e missionario tedesco, fu tra i primi a denunciare i massacri già dopo le prime stragi del 1895. Sua l’opera Armeni ed Europa. L’appello lanciato dal Festival di Berlino era stato firmato da numerosi scrittori e intellettuali, quali Mario Vargas Llosa, Orhan Pamuk, Elif Shafak, Günter Grass, Norman Manea.

L’evento principe della Worldwide Reading si è svolto a Berlino, mentre in tanti altri paesi, tra cui l’Italia, il Genocidio è stato ricordato con centinaia di letture da autori armeni quali Siamanto, Komitas, Daniel Varujan, Yeghishe Charents, William Saroyan, Silva Kaputikian, Hrant Dink e Varujan Vosganian.
Segnaliamo, per l’Italia, la Lettura pubblica svoltasi presso l’Università di Siena e quella organizzata da Gabriella Uluhogian e Isa Guastalla presso la Biblioteca Palatina di Parma.
A Bruxelles, la libreria EuropaNova, insieme ad Anita Bernacchia, traduttrice de Il libro dei sussurridi Varujan Vosganian in italiano, ha organizzato una Lettura multilingue in francese, armeno, italiano, spagnolo e romeno. La Lettura ha accolto frammenti dal romanzo di Vosganian, poesie di Daniel Varujan e Paruyr Sevak e un’orazione di Gregorio di Narek, di recente proclamato da Papa Francesco 36° Dottore della Chiesa Cattolica.

Ancora una volta, la lettura per non dimenticare. La lettura come strumento di una memoria che riguarda noi tutti, non soltanto il popolo armeno.