La carta elettronica per le librerie in arrivo nel 2020

La commissione Cultura del governo sta lavorando alla creazione di un fondo anti-povertà educativa; per ora sono stati elaborati 13 articoli, che si propongono di rivalutare la lettura come mezzo di diffusione della conoscenza.

L’iniziativa prevede la creazione di un fondo di circa un milione di euro finanziato dalle aziende, che destineranno parte del loro fatturato allo scopo; da questo fondo verranno prelevate le risorse per creare una “carta elettronica per le librerie”, utilizzabile per l’acquisto di materiale culturale. Il capo della commissione Luigi Gallo ha dichiarato che questa carta, secondo i piani, dovrebbe essere destinata ai soggetti svantaggiati.

La proposta di legge vorrebbe inoltre di abbassare gli sconti sui libri dal 15% al 5%, cosa che aiuterebbe le librerie fisiche a difendersi dagli assalti insostenibili dei rivenditori online.

Questa carta è solo l’ultimo in ordine cronologico dei tentativi di promuovere la lettura e le iniziative culturali: ricordiamo il bonus cultura lanciato nel 2015 dal governo Renzi, che prevede l’erogazione di 500 euro ai neo-maggiorenni (https://www.18app.italia.it/#/); il buono, ancora in vigore, è spendibile per l’acquisto di libri, biglietti di concerti e teatri, CD e tutto ciò che viene classificato come materiale culturale.

La carta per le librerie si propone di essere un’estensione di quest’iniziativa, non limitando l’erogazione del contributo ai soli diciottenni.

Sono però sorte numerose polemiche in merito al bonus cultura a seguito della segnalazione di casi in cui i beneficiari lo scambiavano con la medesima cifra in contanti per poter acquistare cellulari e vestiti, da loro giudicati più interessanti; spesso è stato riscontrato che sono gli stessi genitori a dare denaro in cambio di buoni.

Perché questa nuova proposta di sostegno economico sia utile a fini educativi è quindi necessario che vengano applicati controlli più scrupolosi, volti a evitare la compravendita di buoni; solo così si potrà vedere un miglioramento tangibile a livello culturale.