Art in Pills e Storiuncole: “La danza dei veleni. Il ritorno di Blanca”

di Viviana Filippini, in Blog, Editoria, Libri, del 5 Set 2019, 11:49

Nuova avventura per Blanca Occhiuzzi nata dalla penna di Patrizia Rinaldi

Nuova intrigante indagine per Blanca Occhiuzzi, la detective ipovedente creata da Patrizia Rinaldi. La danza dei veleni. Il ritorno di Blanca, edito dalla E/O, vede Blanca e la sua squadra concentrarsi attorno a due eventi che sembrano non avere nessuno tipo di relazione tra di loro.

Indagini

Da una parte le indagini si sviluppano attorno al losco traffico di animali provenienti dall’estero. Dall’altro, invece, le indagini si concentrano attorno alla misteriosa morte di una donna, vittima della puntura –così sembra- di un ragno raro e velenoso. Passo dopo passo, ciò che emerge porterà alla scomparsa di due veterinari e per quanto riguarda la vittima del ragno, si scoprirà che è caduta, forse, nelle grinfie di un serial killer che userebbe ragni come armi. Tante sembrano le verità possibili, poi il caos, il disordine, le questioni personali di chi compie che indagini che diventano veri e propri intoppi di percorso, renderanno un po’ complesso sistemare quell’intricato caos per la protagonista e per i suoi aiutanti: il commissario Martusciello, l’agente scelto Carità, Liguori e Micheli.

Trama e personaggi

Come sempre la Rinaldi riesce a creare una trama dove la tensione, il ritmo e l’incedere delle indagini si mescolano alla perfezione coinvolgendo il lettore dalla prima all’ultima pagina. Quello che emerge dalla lettura è che ci sono personaggi seriali, già noti al lettotre, come Blanca, Martusciello, Carità, Liguori e Michele. Accanto a loro l’autrice pone personaggi ad hoc nati proprio per la storia da raccontare. Questi ultimi, anche se protagonisti di una narrazione sola, emergono nel libro mostrandosi agli occhi del lettore e rendendo il romanzo una narrazione colma di tante e sfaccettate storie sì narrative, ma con richiami netti e nitidi alla realtà.

Due filoni

Certo è che il romanzo della Rinaldi sceglie due filoni: il traffico di animali e la donna vittima di omicidio che, a prima vista, potrebbero sembrare distanti, ma sono uniti dal fatto che le parti coinvolte sono delle vittime di male, violenze e oppressioni fisiche ed emotive, ed è attorno a tale tema – compreso anche il fatto che la vittima a volte può essere anche carnefice- che si sviluppano le indagini della protagonista Blanca. Un romanzo scritto, fatto di parole che diventano immagini durante la lettura, che ha stretti collegamenti e legami all’attualità nella quale ogni giorno vivono i lettori.

Blanca in trasformazione

La danza dei veleni. Il ritorno di Blanca di Patrizia Rinaldi è una storia avvincente, mai banale, che fa riflettere i personaggi della narrazione e il lettore su quello che accade ogni giorno in quelle che sono la miriade di pieghe e sfaccettature che la vita può riservare. Certo è che romanzo dopo romanzo, pagina dopo pagina, Blanca cambia, non è il classico detective, ispettore, perennemente uguale a se stesso. Blanca si trasforma, si evolve a dimostrazione del fatto che lei è senza ombra di dubbio la creatura letteraria di Patrizia Rinaldi, ma Blanca ha un carattere, sentimenti, emozioni e anche fragilità che la rendono molto simile a noi lettori.

L’autrice

Patrizia Rinaldi vive e lavora a Napoli. È laureata in Filosofia e si è specializzata in scrittura teatrale. Ha partecipato per diversi anni a progetti letterari presso l’Istituto penale minorile di Nisida. Nel 2016 ha vinto il Premio Andersen Mi­glior Scrittore. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo La compagnia dei soli, illustrato da Marco Paci, (Sin­nos 2017), vincitore del Premio An­der­sen Miglior Fumetto 2017, Un grande spet­tacolo (Lapis 2017), Federico il pazzo, vincitore del premio Leggimi Forte 2015 e finalista al pre­mio Andersen 2015 (Sinnos 2014), Mare giallo (Sinnos 2012), Rock senti­men­tale (El 2011), Piano Forte (Sinnos 2009). Per le Edizioni E/O ha pubblicato Tre, nu­mero imperfetto (tradotto negli Stati Uni­ti e in Germania), Blanca, Rosso caldo, Ma già prima di giugno (Premio Alghero 2015) e La figlia maschio (2017).