Stranieri in scarpe di camoscio blu: Ayers

La gamma di lavori di Ayers ha aperto la strada a molti altri musicisti psych-rock.

Kevin Ayers - Foto: Ebet Roberts/Redferns

Anche se non si sapeva nulla di Kevin Ayers, uno sguardo alla sua carriera, che include la co-scoperta e la raccolta dei Soft Machine, degli Island e le sue registrazioni inaugurali, rivela che si tratta di un musicista progressive rock molto importante.

Il dominio del cantante, cantante e chitarrista inglese non conta molto nelle classifiche. Ayres non è mai entrato a far parte dei bestseller britannici nei suoi giorni come soft machine o artista solista, ma la portata del suo lavoro ha spianato la strada a molti altri musicisti psych-rock, come Syd Barrett ha fatto per un più ampio riconoscimento dentro e fuori i Pink Floyd. .

Nato il 16 agosto 1944 a Hearne Bay, in Inghilterra, Ayers è stato fondamentale per lo sviluppo della scena di Canterbury degli anni ’60, che ha dato vita ai Soft Machine. Il loro primo album è stato registrato negli Stati Uniti per ABC/Probe, dove ha avuto un certo impatto sulle classifiche e ha aperto per Jimi Hendrix nel suo secondo tour americano. E naturalmente ricordiamo che Love è stato il punto di partenza per un altro inglese, Robert Wyatt.

Lasciati i Soft Machine, Ayers firma per la Harvest e inizia la sua carriera solista alla fine del 1969 con l’album Joy of A Toy. Il primo bassista della band di Kevin di tutto il mondo non era altro che il giovane e ambizioso Mike Oldfield.

Nel 1974 Ayers ha collaborato due volte con Brian Eno. The Island del 1° giugno 1974, che comprendeva anche Nico e John Cale, gli ultimi artisti che guardavano ai Roxy Music per trovare ispirazione, e Language of Leprosy di Lady June al Caroline/Virgin.

Supportato da un team selezionato di degustatori, tra cui John Peel della BBC Broadcasting, Ayers ha continuato a produrre album per varie aziende per tutti gli anni Ottanta. Tornato alla Vergine dopo una caduta nel 1988, è diventato una specie di eremita, vivendo nel sud della Francia.

Ha fatto un’altra apparizione come frontman, questa volta nell’album del 2007 dell’etichetta Lo-Max, che comprendeva amici di vecchia data come Phil Manzanera, Bridget Street John e Hugh Hopper, e i fan contemporanei di band come i Teenage Fanclub e i gorky zygote Munshi. Kevin è affiancato nella playlist da una storia che dice davvero “qualcosa” e presenta alcuni dei migliori brani di spoken word. Kevin è morto in Francia il 18 febbraio 2013 all’età di 68 anni.

Ascolta Udiscover Music Prog Rocks.

7 commenti

19 febbraio 2015, 22:41

Grazie per aver condiviso questo post. Non ne sapevo nulla.