Libri di carta o libri digitali? Una cosa è certa: il cartaceo gode di ottima salute

di Luigi Caiafa, in Editoria, Media, del 28 Apr 2016, 14:16

“Non sperate di liberarvi dei libri” è una frase più volte ripetuta da Umberto Eco nelle sue “bustine di Minerva” ed è anche il titolo di un libro scritto a quattro mani dallo stesso Eco con lo scrittore e sceneggiatore francese Jean-Claude Carrière. Nel breve saggio i due intellettuali affrontano i diversi temi legati al supporto cartaceo e a quello digitale, sottolineando i pregi e i difetti dell’uno e dell’altro. Alcuni già allora avevano ipotizzato il tramonto del libro cartaceo, ma dai dati odierni emerge un’altra realtà.

Nel mondo si producono ogni anno 400 milioni di tonnellate di carta. Sono troppe, è vero; ma a ridurre il taglio degli alberi non saranno di certo gli ebook. Sebbene la recente indagine Istat sulla produzione libraria in Italia abbia evidenziato una leggera crescita del mercato degli ebook tra il 2011 e il 2015, negli Stati Uniti il trend sembra seguire la direzione opposta.

L’articolo di Giuliano Aluffi sul Venerdì di Repubblica mette in luce alcuni elementi interessanti. Il dato più indicativo proviene dagli Usa: nel 2015 le vendite dei libri sono cresciute del 12,4%. Quelle degli ebook sono calate del 12,3%. Un’inversione di tendenza, dunque, rispetto al periodo compreso tra il 2008 e il 2010, quando negli Stati Uniti le vendite degli ebook erano salite del 1.260%, facendo tremare gli editori. Inoltre, i gruppi editoriali Penguin Random House, Hachette e Simon & Schuster si apprestano a costruire nuovi magazzini per i loro volumi.

Anche negli uffici, nonostante il continuo aumento di applicazioni digitali che facilitano l’invio di documenti da smartphone a pc, i sondaggi rivelano che gli impiegati prediligono i report cartacei rispetto a quelli digitali. Del resto, analisi scientifiche dimostrano che la carta aiuta a studiare e lavorare meglio. La neuroscienziata Maryanne Wolfe, docente della Tufts University e autrice di Proust e il calamaro. Storia e scienza del cervello che legge (edito da Vita e Pensiero), sostiene che la lettura su monitor produce l’estremo della distrazione, quella su carta la massima concentrazione e l’ebook si trova a metà tra i due estremi.

Tornando al problema della sovrapproduzione di carta, quali sono dunque le misure necessarie per ridurne il consumo? Negli Usa si attuano diverse strategie. Nello Stato di New York, da inizio aprile, i medici non possono più usare la carta per prescrivere i farmaci. Un esempio concerto ed efficace che apre la strada verso altre possibili manovre che impediscano l’uso della carta in operazioni che non ne necessitano strettamente.

Dunque, libri di carta o libri digitali? In medio stat virtus, recita una celebre locuzione latina. A ogni cosa, il suo mezzo.

Luigi Caiafa

Luigi Caiafa nasce in Puglia nel 1985. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Archeologia e Storia dell’arte antica presso la Sapienza, Università di Roma, inizia un percorso di formazione in ambito editoriale. Da gennaio 2016 collabora con la casa editrice Historica e la rivista online Cultora.