Le biblioteche improbabili di Alex Johnson

Il mondo dei libri sta cambiando, e questo − fra e-books ed e-reader − s’era capito. E sono ben noti anche i discorsi che conseguono da questa considerazione, secondo la maggioranza dei quali librerie e biblioteche − perlomeno così come le conosciamo − sono destinate a scomparire.

Da una riflessione analoga è presumibilmente partita l’indagine di Alex Johnson, giornalista dell’Indipendent che ha di recente pubblicato Improbable Libraries. Il volume − arricchito da ben 250 meravigliose immagini − offre un tour mozzafiato che, passando tanto per Chicago quanto per il Laos e la Colombia, racconta le storie di bibliotecari testardi e coraggiosi che rifiutano di abbandonare quello che non è solo un mestiere ma una vera e propria vocazione. Per questo, combattendo contro un mondo sempre più digitalizzato − e contro le difficoltà geografiche, politiche ed economiche più disparate −, portano i libri a chiunque ne abbia bisogno. Come fa Hernando “Nanie” Guanlao, che nel marciapiede di fronte alla sua casa a Manila, nelle Filippine, ha fondato il ReadingClub2000, dove espone la sua personale libreria: tutto è iniziato dieci anni fa, quando un primo stock di 100 volumi fu esposto per onorare la memoria dei genitori, e da allora la collezione è cresciuta fino a constare di migliaia di libri, che i passanti possono prendere, leggere e, se gradiscono, riportare.
Incredibili le situazioni che Johnson racconta: è il caso della Story Tower, costruita da alcuni studenti lettoni di design per sostituire la biblioteca permanente, sottoposta a ristrutturazione, o quello delle biblioteche mobili di Haiti, pick-up opportunamente attrezzati e istituiti per permettere una regolare fruizione dei libri dopo i recenti disastri naturali. Seppure questi esempi già bastino a mostrare che l’amore per le biblioteche esiste ancora, va detto che in tanti già si apprestano a rapportarsi con quello che si suppone sarà il futuro prossimo: le biblioteche digitali della Bookless, per esempio, sono già comparse in Texas − dove gli scaffali tradizionali sono stati soppiantati da file di postazioni multimediali − ed è verosimile credere che presto inizieranno a dilagare. Intanto, però, Johnson racconta che sì, i libri in carta resistono ancora. Tenacemente.

Productora’s A47 Mobile Art Library travels around Mexico City. The rotating wall-doors are metal sheets with thousands of tiny holes drilled into them to allow light to enter, producing a striking effect at night. Photograph: Luis Gallardo Merino Each library boat for Lao children on the Mekong and Ou rivers carries around 1,000 titles. At stops, staff run games and children can borrow books overnight and return them before the boat moves on to another village. ReadingClub2000 di Hernando “Nanie” Guanlao
The Mongolian Children’s Mobile Library carries books to nomadic herding communities and remote areas of the Gobi desert. The project also advises parents on how to encourage a love of reading in children. Photograph: Jambyn Dashdondog/Mongolian Children’s Culture Foundation/Go Help BiblioTapTap, servizio di biblioteche mobili (Haiti)

Veronica Secci

Veronica Secci

Veronica Secci, nata a Cagliari nel 1993. Frequenta la facoltà di Lettere presso l’Università di Cagliari. Ha vinto la finale regionale del MArteLive Festival per la sezione Letteratura e partecipato alla Biennale di Roma nella stessa sezione. Coltiva la passione per la scrittura creativa e il giornalismo di inchiesta.