La danza in viaggio verso una “ElectriCity” surreale

Un vero e proprio spettacolo di magia quello della compagnia eVolution Dance Theatre, in scena fino a stasera al Teatro Italia con ElectriCity, la nuova creazione del coreografo Anthony Heinl.

Statunitense di nascita, nel suo curriculum risalta la duratura esperienza con la celebre compagnia di Moses Pendleton Momix e ciò forse è l’unica cosa di tutto il lavoro che non lascia affatto stupiti. Nel 2006 il coreografo ha infatti deciso di stabilirsi in Italia per creare un proprio gruppo di danzatori con il quale poter dar vita a spettacoli astratti in puro stile Momix, ma di sua totale invenzione.

Composto da diversi sketch senza un filo narrativo, lo spettacolo si presenta proprio nella stessa forma con la quale un illusionista compone il proprio show. La convinzione di partenza, che senza dubbio dà i suoi risultati concreti, è che non ci sia bisogno di una drammaturgia lineare per poter raggiungere il pubblico ma che l’arte e la creatività siano esse stesse un argomento e che possano parlare attraverso il loro linguaggio di uno stupefacente percorso di ricerca, anche senza la necessità di un fine.

ElectriCity è una scoperta continua di luci e colori, è la creazione di una città surreale in cui tutto è possibile. Mentre la seconda parte è quasi completamente dedicata all’elemento acrobatico, che si sviluppa con l’aiuto di un grande gonfiabile nero grande quanto l’intero spazio scenico che permette salti e cadute inaspettate e spettacolari, la prima parte è composta da una serie di quadri in cui la luce è evidentemente protagonista: effetti speciali di ogni tipo scompongono i corpi dei performer e si incontrano con i più disparati oggetti per dar vita a soluzioni che lasciano i più piccoli incantati ed i grandi con molti punti interrogativi; la domanda, indifferentemente dall’età, è la stessa: “Ma come è possibile?”

Un lavoro sicuramente fantasioso anche quando non innovativo, capace di far trascorrere una serata piacevole all’insegna della meraviglia e della positività.

Chiara Mattei

Tribuna Italia

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