Giunti Editore, dall’Ottocento un marchio per l’infanzia

di Federica Colantoni, in Editoria, Media, del 22 Mar 2016, 10:11

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La casa editrice Giunti, con un fatturato di oltre 200 milioni di euro è uno dei gruppi editoriali più presenti nel mercato italiano, nonché una delle società editrici più antiche: la sua storia comincia nel 1841 da un’idea di Alessandro e Felice Paggi, che a Firenze fondarono una libreria editrice con una linea editoriale dedicata alla narrativa e alla manualistica per ragazzi. Carlo Collodi fu il suo autore di punta e nel 1883 pubblicò presso Giunti Le avventure di Pinocchio. Dai Paggi, ai Bemporad – che ne assumono la guida dal 1934 agli anni ’50 – fino ad arrivare a Renato Giunti, che nel 1938 ne diventa direttore generale, il percorso di Giunti Editore (allora denominata Marzocco) non si discosta mai eccessivamente dall’originale, pur annoverando tra i suoi autori personaggi di vario estro.

I libri per ragazzi sono il tratto distintivo, ancora oggi, di un marchio in forte competizione con gruppi più grandi di lui. Tra gli scaffali delle librerie, i libri Giunti quasi passano in sordina, ma nel settore scolastica si fa valere grazie anche all’acquisizione nella seconda metà degli anni Quaranta di case editrici specializzate, come la Giacomo Agnelli (1947) e l’Editrice Universitaria (1949). Acquisizione dopo acquisizione, il gruppo prende forma diventando nel 1965 il Consorzio Editoriale Giunti, a cui si aggiunge nel 1973 la Aldo Martello, casa editrice di narrativa e volumi d’arte. Tra la nascita del Consorzio e la fondazione del gruppo editoriale odierno, il figlio di Renato Giunti, Sergio, avvia un progetto editoriale nel settore dei periodici che comprende numerose testate specializzate in arte e psicologia – Psicologia Contemporanea, La Vita Scolastica, Art e Dossier, Storia e Dossier, Medicina e Dossier, Musica e Dossier, Scienza e dossier e Archeologia Viva -.
Importanti progetti che preludono la fondazione, nel 1990, del Gruppo Editoriale Giunti che oggi detiene i seguenti marchi: Dami editore, Fatatrac, Motta Junior, Editoriale Scienza, Giorgio Nada Editore, Slow Food Editore, Il Viaggiatore, De Vecchi, Touring Editore, Edizioni del Borgo.

Anche il lavoro della Giunti, come quello di Feltrinelli e di altri, non si limita alla cura del contenuto del libro o alla sua produzione (che con Giunti Industrie Grafiche è gestito autonomamente dal marchio stesso): è molto attiva nel settore artistico e, dalla fondazione di GAmm nel 2007 collabora con i musei per organizzare esposizioni e redigerne i cataloghi. Un’estensione del settore Arte già avviato con la casa editrice. Una sorta di passo in avanti per fare parte del mondo artistico con proposte e presentazioni di eventi all’interno dei musei, non limitandosi alla pubblicazione di libri a tema. Ma Giunti è anche un marchio presente nel sociale: con Giunti Progetti Educativi srl vuole inserirsi nel processo di formazione affiancandosi a Enti pubblici nella realizzazione di campagne educative e di sensibilizzazione.

Attività queste che passanando in sordina sono forse più esplicative di un marchio che fa delle librerie Giunti al Punto e della nuova collaborazione con Amazon il suo vanto. Con i suoi 185 punti vendita sul territorio, è la catena libraria più diffusa in Italia e porta avanti l’idea di quella prima Libreria Editrice Felice Paggi che puntava sull’istruzione e l’intrattenimento dei giovani lettori, oggi attraverso un ampio catalogo di libri tematici. Obiettivo, quello di Giunti Editore, di “divulgare il sapere e la cultura attraverso libri scientificamente rigorosi e con un linguaggio che li renda facilmente accessibili e interessanti per i lettori di ogni livello culturale e sociale”, oggi portato avanti da Giunti figlio, affiancato da Bruno Mari (vice presidente), Martino Montanarini (amministratore delegato) e Daniele Tinelli (direttore generale).

Federica Colantoni

Federica Colantoni nasce a Milano nel 1989. Laureata in Sociologia all’Università Cattolica nel 2013, pochi mesi dopo inizia il percorso di formazione in ambito editoriale frequentando due corsi di editing. Da dicembre 2014 collabora con la rivista online Cultora della quale diventa caporedattrice. Parallelamente pubblica un articolo per il quotidiano online 2duerighe e due recensioni per la rivista bimestrale di cultura e costume La stanza di Virginia.