Fotografia, pittura e un viaggio nell’arte dal 1900 al 2021 in tre mostre

di Viviana Filippini, in Arte, Blog, del 10 Ago 2021, 10:00

È un viaggio nella storia e nell’arte quello presente in tre interessanti mostre che potrete andare a vistiare in questo periodo fino a settembre e ottobre.

PRIMA MOSTRA.Displaced, MAST Bologna

Mineral Ship State of Para Brazil serie TRISTES TROPIQUES

Partiamo dalla Fondazione MAST di Bologna dove fino al 19 settembre ci sarà Displaced”, la prima mostra antologica di Richard Mosse fotografo irlandese, curata da Urs Stahel. Nella mostra ci sono ben 77 fotografie di grande formato comprensive dei più recenti lavori della serie Tristes Tropiques (2020), realizzati nell’Amazzonia brasiliana. Oltre a queste immagini, la mostra propone anche due monumentali videoinstallazioni immersive, The Enclave (2013) e Incoming (2017), un grande video wall a 16 canali Grid (Moria) (2017) e il video Quick (2010). L’esposizione al MAST è una vera e propria esplorazione tra la fotografia documentaria e l’arte contemporanea incentrate sui temi della migrazione, conflitto e cambiamento climatico, che ha l’intento di mostrare quel confine in cui si scontrano i cambiamenti sociali, economici e politici. Per la mostra è stato realizzato un catalogo edito dalla Fondazione MAST, distribuito da Corraini ed è disponibile in libreria e online su www.mast.org e www.corraini.com.

RICHARD MOSSE- DISPLACED- 7 maggio 2021 – 19 settembre 2021

Fondazione MAST Via Speranza, 42 – Bologna https://www.mast.org/ Ingresso gratuito solo su prenotazione. Orari: martedì – domenica 10:00 – 20:00 Ufficio Stampa: [email protected] – T. 051 6474406 – Lucia Crespi – [email protected] – T. 02 89415532

SECONDA MOSTRA. “Mario Puccini Van Gogh rivisto”, Livorno

Guardianella con porci, olio su tavola, 37×67 cm., collezione privata

La seconda mostra che vi segnalo è “Mario Puccini Van Gogh rivisto” nel Museo della Città di Livorno fino al 19 settembre. Una esposizione che punta alla riscoperta di un’ importante collezione di dipinti di Mario Puccini (Livorno 1869 – Firenze 1920) con la quale si vuole celebrare il valore storico artistico del grande pittore sulla scia dei Macchiaioli, definito nel 1913 da Emilio Cecchi un “Van Gogh involontario”. L’esposizione celebra il centenario della morte del pittore e rafforza le ricerche avviate in occasione dell’esposizione del 2015 al Palazzo Mediceo di Seravezza. Sono oltre 140 le opere esposte, divise in otto sezioni, che permettono al visitatore di conoscere l’arte di Puccini dagli esordi negli anni 80 del XIX secolo dove si percepiscono i legami con la pittura fiorentina e i maestri Lega e Fattori, fino al colore istintivo dell’ultima produzione che evidenzia una vicinanza a Van Gogh per quel legame stretto tra colore e malattia mentale.

La mostra è curata da Nadia Marchioni con il supporto del Comitato scientifico formato da Vincenzo Farinella, Gianni Schiavon e Carlo Sisi.

Mario Puccini “Van Gogh involontario”-2 luglio – 19 settembre 2021

Museo della Città, Piazza del Luogo Pio, Livorno

Tel. 0586 824551

TERZA MOSTRA. “Pianeta città. Arti cinema musica design” nella Collezione Rota 1900-2021, Lucca

Sant’Elia Progetto nuova stazione di Milano 1914

Città e trasmissione della conoscenza sono il cuore di Pianeta città. Arti cinema musica design nella Collezione Rota 1900-2021 fino al 24 ottobre alla Fondazione Centro Studi sull’Arte “Licia e Carlo Ludovico Ragghianti” di Lucca. Una mostra curiosa e interdisciplinare, che analizza la città e che punta a trasmettere la conoscenza attraverso gli innumerevoli pezzi della collezione – eccezionale e unica- dell’architetto Italo Rota, tra i più noti progettisti del nostro tempo. “La mia collezione – racconta Italo Rota– è stata raccolta secondo una ricerca incrociata con il mio lavoro e si basa su interessi precisi che vanno alla radice dei problemi e sono scavi nel sapere del XX secolo. Dopo quarant’anni di collezionismo e lavoro intrecciati si tratta di un archivio di beni comuni rispetto al tema città, che nell’insieme servono per immaginare il futuro. Per il visitatore la mostra è un invito a riflettere sul modo in cui vivremo: il presente di oggi è fatto dai lavori del passato. Uno slogan potrebbe essere: «Se tutto questo vi ha interessato, nulla sarà più come prima”.

Lo scopo dell’esposizione è quello di narrare il Novecento e il primo ventennio del Duemila grazie alla visione della città e alla sua rappresentazione nelle arti, nel cinema, nella musica, nel design e l’evoluzione dell’oggetto libro. La mostra è realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la sponsorizzazione di Banco BPM e la sponsorizzazione tecnica di SAIB. La mostra è curata da Aldo Colonetti e da Italo Rota.

Dieci le sezioni, che presentano al proprio interno diversi macro temi: