Droni e realtà virtuale. Il 2016 sarà un anno di sfide per i colossi del web

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Facebook, il più vasto mondo virtuale di sempre. Il social network più usato al mondo, con 1,55 miliardi di iscritti, fondato da Mark Zuckerberg il 4 Febbraio 2004, nel Massachussets, diviene poco dopo un fenomeno di fama mondiale, creando un mondo alternativo online. È talmente diffuso ed utilizzato, che in Borsa vale 289 miliardi. A questo impero, Zuckerberg ha aggiunto Instagram, Whatsapp e Messenger, (rispettivamente con 900 milioni e 700 milioni di iscritti, che permettono di messaggiare e chiamare gratuitamente attraverso la connessione internet). Per il nuovo anno, Facebook è pronto a presentare due grandi novità: il Rift di Oculus per la “virtual reality”, uno schermo da indossare sul viso per la realtà virtuale, e il Facebook at work, una piattaforma di Facebook che consente a tutti i dipendenti di un’azienda di comunicare in modo veloce tra loro. Due grandi innovazioni di sfruttare, che potrebbero solo che far aumentare il prestigio e il valore del social network più usato al mondo.

Amazon, droni e consegne gratuite. Risale in Borsa. Dopo un calo di vendite nel 2014 e nel 2015, l’azienda di Jeff Bezos tenta l’ascesa con vari investimenti, come l’aggiunta di consegne a domicilio, e l’Amazon web services, con clienti del calibro di Netflis. Per il 2016, grazie a investimenti sempre maggiori, Bezos vuole continuare la sperimentazione della consegna a domicilio con droni, che potrebbe diventare efficiente dal 2017, e rendere gratuiti agli utenti iscritti a Prime i video e le consegne previste in un paio di giorni. Questo potrebbe aumentare gli abbonati e gli utenti, per sottolineare definitivamente la ripersa del sito e-commerce.

Microsoft, HoloLens per tornare alla ribalta. Nel 1975, Paul Allen e Bill Gates fondano la “Micro-Soft Company”. Nel 1983 prende l’attuale nome di “Microsoft Corporation”. Una delle maggiori aziende di informatica, la più grande produttrice di software per fatturato. La sua capitalizzazione azionaria è maggiore di 360 miliardi di dollari. Produce diversi sistemi operativi, (il più famoso è Windows), computer, videogames (come l’Xbox), o applicazioni per l’ufficio. CEO dal 2014, Satya Nadella vuole unificare tutti i prodotti Microsoft con il sistema operativo Windows 10, e ampliare i servizi del “cloud computing” con Azurre. In seguito ai forti cali con la produzione dei cellulari intelligenti, con Lumia e Nokia (comprata nel 2003 dall’ex ceo Ballmer), cerca di recuperare concentrandosi sulla realtà virtuale: l’HoloLens dovrebbe essere pronto per gli inizi del 2016.

Alphabet e il cloud computing. Guidata da Larry Page e Sergey Brin, è la società cui fanno capo Google, guidata dal CEO Sundar Pichai, e altre società controllate. Il motore di ricerca è quello che fattura di più ad Alphabet, ma problemi si presentano a causa della concorrenza di Facebook e del calo della quota di mercato degli Android, i quali usano Google come motore di ricerca integrato. Per risollevare le azioni, in vista del 2016, Pichai sta puntando sul “cloud computing” graze all’aiuto di Diane Green, esperta del settore e CEO di WMWare, per gestire i dati e immagazzinarli nella “nuvola”, per i privati e per le aziende.

Samsung torna a splendere affidandosi a una quattro ruote. Samsung, fondata nel 1938 da Lee Byung-chul, ha visto nell’ultimo anno il crollo dei suoi smartphone con vendite ridotte per il Galaxy e la paura che Apple dal 2016 decida di sospendere l’acquisto dall’azienda dei chip − parte più redditizia dell’azienda elettronica − per utilizzare quelli della concorrente Tsme. Per questo il vicepresidente Yong si sta affidando a smartphone che vengano collegati a tutti gli apparecchi elettronici domestici marcati Samsung e si sta concentrando sul nuovo progetto che comprende le auto “autonome”, con fabbricazione di componenti che faranno sì che le autobobili si attivino senza pilota. Un ritorno, quindi, al 1994 con la Samsung motors, che al tempo non ebbe successo, ed era stata venduta a Renault nel 2000.

Aria di rinnovamento per Apple. Dopo l’uscita degli iPhone6 e iPhone6 plus, che hanno deluso il pubblico per le poche innovazioni, il nuovo ceo Tim Cook sta cercando nuovi modi di sorprendere il pubblico, con l’arrivo dell’ iPhone7, con l’Apple Watch − che per ora rimane un prodotto di nicchia, con 21 milioni di esemplari venduti − e cercando di acquistare marchi come Box, Adobe o Tesla, azienda automibilistica che produce auto elettriche di lusso guidata da Elon Musk, il quale nega fermamente l’intenzione di vendere.

Redazione

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