Catena di librerie inglese rimpiazza e-reader con libri cartacei

Molto spesso capita di chiedersi se il digitale rimpiazzerà il cartaceo nella letteratura, domanda lecita considerando che ormai quasi tutti gli editori propongono sia una versione “tradizionale” che una in e-book sulle nuove pubblicazioni. Negli ultimi tempi, però, specialmente all’estero, la vendita degli e-reader è calata a picco.

Ne è un esempio una buona fetta del mercato inglese, specificatamente quella che riguarda la Waterstones, una delle più grandi catene di librerie del Regno Unito, che ha deciso di togliere i Kindle da molti dei suoi scaffali, rimpiazzandoli con libri cartacei.

L’amministratore delegato di Waterstones, James Daunt, ha dichiarato: «Le vendite dei Kindle continuano a essere pietose, quindi li stiamo togliendo dagli spazi espositivi nei negozi», e ha aggiunto: «Assomiglia molto alla vita di uno di quei bestseller dal successo inspiegabile; un giorno se ne vendono pile e pile, e il giorno dopo ringrazio il cielo per ogni copia venduta, perché non vedo l’ora di toglierlo dagli scaffali e metterci qualcosa di nuovo».

Anche un’altra grande catena britannica, la Blackwell, sta sperimentando lo stesso disagio con un altro tipo di e-reader. Sembra che ormai nessuno ne compri più per la prima volta, ma solo chi ne ha già avuto uno tenta di aggiornarsi con le nuove versioni.

Un rapporto di Nielsen BookScan ha confermato, in effetti, che per la prima volta dal 2007 il consumo di libri di carta è aumentato del 4,7% nel Regno Unito.

Negli Stati Uniti sembra si stia verificando la stessa discesa economica, considerando però il fatto che la crisi potrebbe essere dovuta al successo dei tablet che consentono di collegarsi allo store e scaricare, molto semplicemente, l’app di Kindle da Amazon (ricordiamo infatti che il Kindle è un prodotto Amazon). L’azienda americana non sembra però insoddisfatta e si dice contenta, perché le vendite stanno crescendo in ogni caso.

Per quanto riguarda l’Italia, l’avvento della letteratura in formato digitale sembra essere stato un bene. A quanto indicano i dati Istat, infatti, nonostante l’ancora modestissima quantità di lettori forti, gli e-book sembra aver ridotto la distanza tra Nord e Sud. L’accesso ai libri digitali è abbastanza omogeneo su tutto il territorio e al Sud batte decisamente il formato cartaceo.

Gli editori italiani sono per lo più ottimisti, anche se non mancano quelli che guardano con scetticismo ai libri digitali, mentre alcuni hanno persino dichiarato che l’impatto sul mercato editoriale potrebbe addirittura essere irrilevante.

C’è da dire che noi italiani siamo ancora così indietro rispetto ad altri Paesi in quanto ci troviamo a essere piuttosto diffidenti verso la tecnologia, il che produce una scarsa alfabetizzazione informatica, che è uno dei principali motivi per cui gli e-book ed e-reader hanno preso poco piede in Italia fin dal loro esordio. Altri utenti, invece, hanno lamentato il costo molto elevato dei dispositivi di lettura. Possiamo però considerare che, un e-reader come può essere Kindle, riesce a contenere moltissimi libri che possono essere acquistati a un costo irrisorio, mentre il prezzo dei libri cartacei sta salendo sempre di più e sono sempre meno le persone che possono permettersi di comprare un numero significativo di libri al mese.

Redazione

Cultora è un magazine online dedicato al mondo della cultura in generale. Uno spazio nuovo e dinamico all’interno del quale è possibile trovare notizie sempre aggiornate su libri e letteratura, musica, cinema, media e nuove tecnologie. Sono inoltre parte integrante del portale numerosi spazi dedicati a blog curati da giornalisti, addetti ai lavori, opinion leader che offrono le loro personali opinioni e esaustivi approfondimenti riguardo i temi più caldi del mondo della cultura.