A Palazzo Braschi la mostra “Il Sorpasso”

Mostra

Si chiuderà il prossimo 3 febbraio a Palazzo Braschi la mostra Il sorpasso. Quando l’Italia si mise a correre, 1946-1961 dedicata a un cruciale passaggio della storia d’Italia, quel periodo che va dalla fine della Seconda guerra mondiale sino al boom economico degli anni ’60 passando per i difficili anni della ricostruzione. Riprendendo nel titolo uno dei film simbolo dell’epoca, questa galleria d’immagini è stata l’occasione giusta per rivedere, con gli occhi di oggi, le fotografie che hanno immortalato uno spaccato politico, sociale ed economico dell’Italia del tempo e che hanno segnato numerosi fenomeni di costume. Il catalogo della mostra fotografica, pubblicato in un elegante volume edito da Silvana Editoriale e da Istituto Luce Cinecittà, è composto da oltre 160 scatti che raccontano gli anni in cui l’Italia, da paese con una struttura ancora fortemente rurale, diventa compiutamente industriale ed entra nella modernità simbolicamente rappresentata dall’organizzazione delle Olimpiadi a Roma (1960) e dal completamento dell’Autostrada del Sole (1964). Per dare un’immagine del potente balzo in avanti che compie l’Italia sono sufficienti alcuni numeri: “Nel 1950 si torna al livello di reddito anteguerra; nel decennio successivo il PIL cresce a ritmi mai visti prima (e neanche dopo): il 5,8%. Il debito pubblico non supera mai il 30% del PIL. La ricostruzione fisica del Paese (strade, ferrovie, opere pubbliche) si considera conclusa nel 1953. Da quello stesso anno le esportazioni superano le importazioni. Alla lira è assegnato l’Oscar delle valute per il 1959. La diversità e il contrasto delle idee sembrano non essere un ostacolo ma una risorsa del ‘miracolo economico’ italiano”. Le immagini della mostra di Palazzo Braschi, provenienti da documentatissimi archivi, costituiscono un affresco collettivo del nostro Paese, tra speranze e delusioni, tra conquiste e problemi attraverso le dieci sezioni tematiche che compongono il percorso dell’esposizione fotografica. In conclusione, “il sorpasso non è solo il richiamo a un film (1962) che fa stabilmente parte della cultura popolare. È l’idea di un Paese che accelera e guadagna posizioni – anche con tratti di aggressività, di volgarità e di vanagloria – e in qualche modo sorpassa sé stesso, riesce ad andare avanti nonostante enormi problemi sociali che spesso lascia irrisolti, o che sono generati dalle stesse forme convulse dello sviluppo”.

Simone Morichini

Sono nato a Roma il 20 dicembre 1976 e mi sono laureato in Scienze politiche presso l’Università “La Sapienza” dove ho successivamente conseguito il Dottorato di ricerca in “Storia delle elite e classi dirigenti”. Giornalista pubblicista iscritto all’Ordine del Lazio e Molise, lavoro in campo editoriale occupandomi di marketing, distribuzione e promozione libraria. Ho successivamente condensato la mia intera esperienza professionale in una pubblicazione ad hoc dal titolo “Per una manciata di libri. Aspetti commerciali nell’editoria”, uscito nel 2011. Ho collaborato con varie riviste tra cui “Elite e Storia”, “Olimpiaazzurra”, “Iniziativa” e la pagina culturale del webmagazine “DailyGreen”. Mi piace viaggiare e adoro la letteratura scandinava (Arto Paasilinna e Jan Brokken in particolare). Appassionato di lingue straniere (inglese e tedesco su tutte), sono uno sportivo onnivoro e amo la disciplina invernale del Biathlon.