Riscritto e pubblicato (ma l’autore non lo sa): l’editoria in Russia

Riscrivere i libri senza avvertire l’autore: è questa la nuova frontiera della censura russa. La settimana scorsa, l’inchiesta di Francesco Giubilei ha raccontato in che stato versa l’informazione nel Paese. Un articolo del New York Times racconta di una casa editrice che di certo non è da meno.

Luke Harding, giornalista e autore di libri su Julian Assange e Edward Snowden, è stato corrispondente per il Guardian in Russia dal 2007 fino all’espulsione nel 2011. Nel suo libro Mafia State: how one reporter became an enemy of the brutal new Russia, parla di questa esperienza e di fatti accaduti negli anni della sua permanenza, come la guerra in Georgia, l’avvelenamento con il polonio dell’ex agente segreto Alexander Litvinenko o l’omicidio dell’attivista per i diritti umani Natalya Estemirova. Almeno, questo nella sua versione originale. Un’altra versione, edita dalla casa editrice russa Algoritm e inserita in una collana su Vladimir Putin, sembra avere “solo una vaga somiglianza” con il libro di Harding, al quale non sono stati comunicati i cambiamenti. Il giornalista ne è venuto a conoscenza tramite un collega della BBC Russian Service che ha visto il libro a Mosca con un nuovo titolo: No One but Putin.

Hanno tagliato Litvinenko, i metodi dell’FSB e le persecuzioni subite dalla mia famiglia” ha raccontato Harding. Inoltre sono stati tolti i pezzi riguardanti la Crimea. “Ciò che trovo interessante − ha continuato − è che i processi a carico di Putin sono rimasti. È quasi un indicatore dei limiti dell’editoria in Russia. L’Ucraina è tabù, Litvinenko è tabù. Putin e il denaro non lo sono”.

Il direttore di Algoritm, Sergei Nikolayev, ha detto in un’intervista a Radio Ekho Moskvy che è stato impossibile contattare l’autore in quanto i diritti del libro sono stati acquistati in Ucraina: “Per noi è più facile pubblicare e, quando qualcuno viene da noi, gli forniamo spiegazioni”. Il legale della casa editrice Yevgeny Imenitov ha dichiarato: “Il titolo Mafia State è soggetto alle leggi anti-estremismo. Il libro è stato riscritto perché non tutto ciò che Harding ha messo su carta può essere pubblicato in Russia”. Imenitov accusa i liberali di sfruttare casi simili per montare una campagna denigratoria nei confronti di una casa editrice conosciuta per il suo patriottismo.

Questo perché il caso Harding non è l’unico. Edward Lucas, ex inviato dell’Economist e Donald N. Jensen della Johns Hopkins University, si sono ritrovati con lo stesso problema: i loro libri sono stati riscritti e pubblicati dalla Algoritm senza alcun permesso. Anche il gruppo di artiste e attiviste Pussy Riot, dopo un contratto andato a monte, hanno visto la pubblicazione di una versione non autorizzata.

Valeria Giuffrida

Valeria Giuffrida, nata a Catania. Ha studiato Lingue e Comunicazione. Blogger, appassionata di narrazione e mescolanza tra linguaggi comunicativi, ha frequentato diversi corsi nel settore del teatro, del cinema, della radio, della scrittura creativa. Ha collaborato per due anni con Step1 magazine, occupandosi di cultura, cronaca, interviste, video inchieste. Insieme ad un gruppo di studenti del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, ha fondato Smanews, progetto radiovisivo di informazione e satira.