Daredevil: una serie TV per il più “normale” dei Supereroi

Daredevil Netflix

Netflix ha lanciato il 10 aprile scorso una nuova serie: protagonista è l’avvocato non vedente Matt Murdock, meglio conosciuto dagli amanti dell’universo Marvel come Daredevil, un eroe “normale” se paragonato agli altri supereroi, ma forse per questo più “umano” e vicino ai comuni mortali.

Daredevil (o più semplicemente Devil) nasce dalla matita di Bill Everett nel 1964, e da allora è entrato di diritto nell’Olimpo Marvel, tanto che il sito specializzato IGN lo classifica al 10° posto tra i 100 più grandi supereroi di sempre.

Le vicende raccontate nel serial (di cui Netflix ha già annunciato una seconda stagione, visto il successo), narrano gli inizi della guerra al crimine da parte di Daredevil, avvocato dei poveri di giorno, giustiziere dei malvagi la notte. Caratteristica fondamentale del personaggio è la sua cecità, che ha permesso di sviluppare in modo sovraumano gli altri sensi di Matt, che usa assieme alla sua abilità nelle arti marziali, per combattere i criminali di strada e i gangster che popolano la malavita di New York nel sobborgo di Hell’s Kitchen (vi ricorda niente il nome? Esatto, la serie di Gordon Ramsey, ndr).

Per il ruolo di Daredevil è stato ingaggiato Charlie Cox, scelto espressamente da Joe Quesada (direttore creativo Marvel ndr) quanto l’idea della serie era ancora un work in progress. In una intervista rilasciata a IGN, Cox afferma che: “Daredevil non è uno di quei supereroi che salva il mondo o l’universo, è un eroe da strada, che combatte i criminali. A livello di tono deve essere più adulto, un po’ più dark e violento rispetto agli altri. Per questo penso che la nostra serie tv abbia funzionato. Abbiamo anche avuto l’opportunità di esplorare maggiormente il personaggio e le sue origini“.

Non possiamo che dare ragione all’attore: il serial colpisce per le sue atmosfere cupe e per gli scontri ad alto tasso di arti marziali e per mostrarci quello che non ti aspetti da un supereroe: la sua normalità, o meglio il trasformare una sua debolezza (la cecità) in una forza e il riuscire a metterlo al servizio dei più deboli.

Facile per uno spettatore fare il confronto con il film del 2003 con Ben Affleck, anche se in realtà la serie si orienta più verso un genere crime che un film di supereroi, anche se comunque lo showrunner Steven S. DeKnight, in un’intervista aEntertainment Weekly, ha sottolineato: “Diciamo sempre che preferiremmo muoverci verso The Wire piuttosto che quello che viene considerato uno show televisivo classico dedicato ai supereori. Non ci saranno persone che volano attraverso il cielo. Non ci sono martelli magici”.

Inoltre a differenza di Kingpin, in questa serie la parte del cattivo è di Wilson Fisk, interpretato da Vincent D’Onofrio, DeKnight, nella medesima intervista, ha anticipato: “Fisk possiede molti aspetti diversi che lo rendono qualcosa in più rispetto a ‘Voglio conquistare la città e guadagnare molti soldi’. Nella nostra storia raccontiamo come ha incontrato sua moglie Vanessa e come si sono innamorati – il nostro antagonista ha in realtà una storia d’amore. Quella è la relazione che si seguirà, quella in cui si sarà coinvolti e si vedrà come ha degli effetti e che questi lo cambiano. Penso che Vincent porti una tale profondità in questo aspetto; la sua performance è semplicemente stupefacente”.

La serie colpisce, e per chi è appassionato del genere è sicuramente godibile, ben curata e affine al fumetto originale. Con un tocco di dark e crime che non guasta, grazie alle perfomance particolarmente riuscite dei due attori principali. Da sottolineare anche l’interpretazione di Deborah Ann Woll nei panni di Karen Page (che ricopre il ruolo della segretaria dello studio legale che affianca Matt/Daredevil nella sua lotta per la giustizia) e di Elden Henson come Foggy Nelson, il migliore amico di Murdock e suo socio.

Non rimane che sintonizzarsi su Netflix e godersi lo spettacolo, in attesa della già annunciata seconda serie, che a quanto pare già si preannuncia ricca di novità e di sviluppi narrativi, con possibili cross-over con il prossimo film dell’Universo “Avengers”, Civil War.

Ed ecco a voi un piccolo assaggio con il teaser trailer!

Francesco Arena

Francesco Arena nasce a Modena nel 1984, studia Ragioneria con specializzazione Informatica, attualmente impiegato bancario. Nel tempo libero frequenta cinema e tutto quello che riguarda il mondo della tecnologia. Si interessa anche di cucina e sta scrivendo un libro di ricette. Come genere ama molto i film comici (ma non demenziali), fantascienza e supereroi in generale.