Comunicare stanca: Lazyboard e gli strumenti per scrivere sempre meno

Se iniziare a scrivere una parola per poi scegliere tra quelle che la tastiera ci suggerisce è già troppa fatica, la soluzione arriva da Reddit, dove un utente di Singapore ha sviluppato Lazyboard, una tastiera per Android che al posto delle lettere mostra una lista di soli dieci vocaboli e undici emoticon, necessari per una conversazione di base. Attualmente solo in inglese, è formata da tre parole intere, nice, cool, damn, abbreviazioni come thks, e altre espressioni varie: oh, hmm, k, kk, lol, lel. Queste ultime due sono acronimi soggetti spesso a fraintendimenti. Lol, soprattutto, vuol dire “laugh out loud”(ridere forte, a crepapelle) ma alcuni lo usano come “lots of love” (tanto amore, forma utile anche per le condoglianze). Può quindi capitare di trovarsi davanti a dialoghi tipo:

– la nonna è morta

Una trovata un po’ grottesca se si pensa che ci vuole una tastiera apposita per scrivere due o tre lettere, ma che sembra piacere ai più giovani. L’articolo su Gizmodo che ha presentato l’app ha raccolto diversi pareri positivi e solo alcuni negativi o sarcastici: “È ottima per rispondere a quelli con cui non vuoi parlare” ha commentato un utente, mentre un altro ha scritto “Una volta ci importava cosa dicevamo agli altri”. Ma la maggior parte ha chiesto di poter personalizzare l’elenco delle parole, cosa che è invece l’elemento fondante di Phraseboard, app per iOS che permette di creare una serie di frasi da usare al momento opportuno, dandoci la possibilità di comunicare al minimo ma con parole nostre. Magra consolazione per una scrittura sempre più veloce che rischia di trasformare le lingue, deviandone l’evoluzione in versioni impoverite, e magari cancellarle del tutto: Emojili ed Emojicate sono infatti due social network basati esclusivamente sugli emoji. “Niente parole vuol dire niente spam e niente stupide hashtag” dice la presentazione di Emojili. “Il peggior messaggio che potrete ricevere” continua, “is a pile of poo” (lascio a voi la traduzione).

Continuando in questa spirale, risulta utile Emoji Keyboard, una cover in silicone che applicata alla propria tastiera Mac copre le lettere con gli emoji più comuni. Una volta installato il programma, basta premere il blocco maiuscole e iniziare a digitare.

C’è da chiedersi se questa si possa ancora considerare comunicazione, non solo del quotidiano ma anche dei sentimenti, delegata oggi ad emoticon e emoji. E se qualcuno di voi se lo stesse chiedendo, sì, c’è differenza. Le emoticon sono faccine formate da caratteri e punteggiatura, gli emoji sono simboli pittografici originari del Giappone. La lingua giapponese, asciutta e piena di espressioni schematiche, ha sempre fatto largo uso delle immagini affiancate alle parole, tanto da portare i manga allo status di letteratura. Ma non è questo il caso, tranquilli.

Valeria Giuffrida

Valeria Giuffrida, nata a Catania. Ha studiato Lingue e Comunicazione. Blogger, appassionata di narrazione e mescolanza tra linguaggi comunicativi, ha frequentato diversi corsi nel settore del teatro, del cinema, della radio, della scrittura creativa. Ha collaborato per due anni con Step1 magazine, occupandosi di cultura, cronaca, interviste, video inchieste. Insieme ad un gruppo di studenti del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, ha fondato Smanews, progetto radiovisivo di informazione e satira.