Cinque anni di lavori e 50 milioni di euro investiti: riapre domani il Museo egizio di Torino

1280px--_01_Sfinge_egizia_antica_(Torino_Museo_Egizio)

Sono stati necessari cinque anni – considerando anche i tempi di progettazione – per donare nuova vita a una delle più importanti esposizioni mondiali dedicate all’arte egizia.

Alla fine però il risultato sarà notevole: riapre i battenti domani il Museo egizio di Torino, caratterizzato da sale più ampie e fruibili e da una maggiore attenzione al racconto delle missioni archeologiche relative. Grande orgoglio e soddisfazione per Evelina Christillin, presidente del Museo, che racconta di come i costi siano stati sostenuti grazie alla fruttuosa collaborazione tra la Compagnia San Paolo, la Fondazione Crt e le istituzioni locali. Un racconto che parte dal 4000 a.C. e giunge fino al 700 d.C., impreziosito dal restauro delle volte ottocentesche raffiguranti scene di vita animale, affrescate quando i locali ospitavano il Museo di scienze naturali. Grande spazio verrà dato al racconto “torinese” del Museo, che per tutta la durata dei lavori ha comunque attirato i visitatori nelle sale non sottoposte a restauro.

Oggi la presentazione alla presenza dei ministri ai Beni culturali Dario Franceschini e all’Istruzione Stefania Giannini, mentre è prevista per domani in occasione della riapertura al pubblico, l’ingresso sarà gratuito e possibile dalle 9 alle 23. Le prenotazioni on-line già registrano il sold-out e l’augurio è che il Museo risulti perfettamente fruibile in concomitanza con l’apertura dell’Expo.